I 105 giocatori che hanno partecipato al raduno di Operazione Nostalgia
5 Marzo 2020
André CRUZ
Il suo mancino ha incantato il San Paolo per anni, vicecampione del Mondo nel 1998, ha preso parte al raduno di Parma, con la sua presenza siamo riusciti a rappresentare 4 nazionalità sudamericane diverse contemporaneamente: Colombia con Asprilla, Argentina con Veron e Crespo, Brasile proprio con André Cruz e Zé Maria e Uruguay con Chevanton e Giacomazzi.
Ousmane DABO
Per circa un decennio ha calcato i campi della Serie A, togliendosi anche le soddisfazioni di vestire maglie gloriose come quelle del Monaco e del Manchester City. Vive il suo periodo migliore fra il 2001 e il 2006 fra Atalanta e Lazio. Un suo calcio di rigore vale la Coppa Italia del 2009 contro la Sampdoria. Anche lui è stato presente al raduno di Parma.
Edgar DAVIDS
Quando sul prato del Dino Manuzzi sono entrate in campo le sue treccine a far da cornice ai suoi occhiali, i cori di gioia dei dodicimila si sono alzati a far tremare le tribune. Impossibile non accompagnare in questo modo chi ha fatto la storia della Juventus. Edgar è stato un monumento che non ha alcuna voglia di cedere il passo al tempo che va. Iconico.
Ruben DE LA RED
Il suo cuore di cristallo non gli ha impedito di rimettere gli scarpini di calcio per partecipare alla festa di Cesena dello scorso anno. Ritiratosi ad appena venticinque anni, Ruben era un giocatore di prospetto della cantera merengue del Real Madrid e della Spagna. Partecipa con le Furie Rosse alla vittoriosa spedizione in Austria e Svizzera di Euro 2008.
Alessandro DEL PIERO
Un perfetto esempio dell’incarnazione di un dio terreno. Pinturicchio non è stato “un” giocatore della Juventus, ma “la” Juventus. Amato e rispettato anche dai tifosi delle altre squadre, ha ripagato con gli interessi – eccome – i tifosi italiani con la sua corsa a perdifiato di Dortmund, conclusa con la rete dello 0-2 alla Germania. Averlo avuto come nostro capito all’evento di Cesena è stato qualcosa di incredibile. Vabeh, brividi.
Marco DELVECCHIO
Ha ceduto lo scettro al re di Roma nella classifica dei migliori marcatori nel derby della Capitale. Il plurigiustiziere della Lazio, però, lo ha consegnato nelle mani del giocatore-simbolo per eccellenza: Francesco Totti. Anche i tifosi dell’Inter lo ricordano per un suo gol allo scadere contro il Padova nel 1995 che valse la qualificazione UEFA. È stato con noi in occasione del raduno di Nardò.
Luigi DI BIAGIO
Fra una panchina e l’altra, durante il raduno di Roma sono scese in campo anche la geometria e la grinta di Gigi, uno dei perni del centrocampo del Foggia di Zeman. Le sue manovre hanno diretto i centrocampi di Roma, Inter e Brescia, oltreché quello della Nazionale italiana. Il suo rigore vincente ad Euro 2000 contro l’Olanda suscita ancora emozioni.
Alberto DI CHIARA
Secondo di una famiglia di fratelli che tra gli anni ’80 e ’90 ha calcato i campi della Serie A. Vive da protagonista il debutto assoluto in Serie A del Lecce. Giunto nel ruolo di ala nella Fiorentina, Lazaroni lo trasforma in terzino, facendone la fortuna. Con il Parma vince la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA. Presente al raduno del Tardini.
EDMILSON
Fece da apripista alla colonia carioca del Lione, dando ritmo e benzina ai transalpini padroni di Francia. Dopo tre scudetti consecutivi allo Stade de Gerland, il Barcellona di Frank Rijkaard lo ingaggia sborsando dieci milioni di euro. Vince una Champions League coi blaugrana, seppur la sua esperienza sia minata da un doppio grave infortunio. Presente a Cesena.
Giulio FALCONE
Esordire in Nazionale a 32 anni per coronare una carriera contraddistinta dal lavoro e dal sacrificio. Il difensore abruzzese ha disputato oltre 370 partite in Serie A, distribuite su un quindicennio, con Torino, Fiorentina, Bologna, Parma e Sampdoria. Giulio ha rindossato i parastinchi in occasione degli appuntamenti di Roma e Parma.
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