I 105 giocatori che hanno partecipato al raduno di Operazione Nostalgia
5 Marzo 2020
Stefano FIORE
Il ragazzo di Cosenza ha vestito i panni del precursore nella concezione moderna di centrocampista: dal ruolo di centrale, ad interno e talvolta esterno. Dopo essersi fatto notare con la maglia del Parma, ha vissuto il suo periodo d’oro con le maglie di Udinese e Lazio. Le sue giocate hanno esaltato gli spettatori giunti al Tardini e al Manuzzi.
Francesco FLACHI
È il terzo marcatore nella storia della Sampdoria, preceduto soltanto Mancini e Vialli, mica pizza e fichi. Vederlo in campo a Roma è stato un piacere anche per gli appassionati non necessariamente blucerchiati. In tandem con Fabio Bazzani ha portato la squadra genovese fino alla Coppa UEFA.
Cosimo FRANCIOSO
Il centravanti brindisino rappresenta il prototipo del bomber di periferia. Ha infiammato in lungo e in largo le piazze di mezza Italia, conquistando il titolo di capocannoniere a 33 anni con la maglia del Genoa. È stato uno dei principali interpreti della doppia promozione del Lecce dalla C alla A. Non poteva mancare, dunque, al raduno di Nardò.
Sebastien FREY
Il francese è uno degli storici amici dell’allegro carrozzone di Operazione Nostalgia. Giunto in Italia su segnalazione di Walter Zenga appena diciottenne, detiene la quarta posizione assoluta nella classifica degli stranieri con più presenze in Serie A (446). Guantoni alle mani, ci ha fatto compagnia durante i raduni di Parma e Cesena.
Diego FUSER
La sua bacheca dev’essere ben salda al muro per tener su tutti i trofei conquistati con Milan, Parma, Lazio e Roma. Spiccano una Coppa Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Italia, di cui una alzata al cielo da capitano dei capitolini biancazzurri. Come Frey, anche lui ha preso parte ai raduni emiliani di Parma e Cesena.
Luis GARCIA
Il fantasista di Badalona è fra gli interpreti della vittoriosa e dolorosa – per i rossoneri – rimonta del Liverpool ai danni del Milan. Con i Reds ha toccato l’apice della sua carriera, terminata poco tempo fa in Australia dopo aver “predicato” bel gioco in quattro dei cinque continenti. Nel suo giro del mondo è transitato lo scorso anno anche in quel di Cesena.
Luigi GARZYA
“Sono pienamente d’accordo a metà con gli organizzatori di questo raduno”. Si è presentato con questa frase al raduno di Nardò e per questo rimarrà per sempre nella leggenda. Lo spogliatoio è scoppiato a ridere, ci tenevamo a sottlineare questo, grazie a questi giocatori i nostri raduni sono veramente spettacolari, si respira un clima mai respirato prima, una festa per tutti, calciatori e tifosi sugli spalti.
Guillermo GIACOMAZZI
Guillermo, forse, è uno dei pochi che potrebbe contendere a Sant’Oronzo il posto sulla colonna che domina l’omonima piazza. Tanto è l’amore tributatogli dai salentini che l’uruguaiano ha ripagato, complessivamente, con 312 dichiarazioni d’amore sul campo, di cui ben 197 – ed è record assoluto – in Serie A. Presente sia a Roma che Nardò.
Rodolfo GIORGETTI
Nato a Seregno, cresciuto calcisticamente a Ravenna, adottato dalla Puglia. Infatti, il centrocampista ha disputato più di cento incontri con le maglie di Bari e Lecce, di cui novanta in Serie A. Dopo il suo ritiro dal calcio giocato è diventato il primo assistente di Lamberto Zauli. Lo abbiamo rivisto correre in mediana fra Roma e Nardò.
Guerino GOTTARDI
Dieci anni in biancoceleste in cui ha disputato “solo” 84 partite in campionato. Ciononostante, il difensore elvetico è un beniamino della curva laziale per alcune imprese che lo pongono nel pantheon dei capitolini. Rete al Santiago Bernabeu in Champions League e gol allo scadere nel derby di Coppa Italia. Presente, presentissimo a Roma.
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