I 105 giocatori che hanno partecipato al raduno di Operazione Nostalgia
5 Marzo 2020
Fernando SANZ
Nonostante l’ingombrante presenza del padre, proprietario del club dove giocava, ha dimostrato di avere le carte in regola per dire la sua. Anche al Real Madrid. È diventato, poi, un simbolo del Malaga: 205 presenze con i Boquerones di cui, poi, assumerà anche la dirigenza, diventandone presidente dal 2006 al 2010. Presente, ovviamente, a Cesena.
Alberto SAVINO
Vive il suo periodo più prolifico negli otto anni, equamente ripartiti, fra Brescia e Lecce. Il centrale, così, si guadagna anche la chiamata del Milan durante una tournée per giocarsi la grande chance. Rimarrà solo un’avventura fugace. È stato presente agli incontri di Roma e di Nardò.
Stefan SCHWOCH
Siamo arrivati finalmente al re dei marcatori della Serie B: con lui, ogni palla andava in rete. Se accade 135 volte capisci che la componente del caso assume un aspetto minoritario. Disputa soltanto quattordici partite in Serie A, segnando due gol. Ravenna, Venezia, Napoli e Vicenza le squadre con cui ha realizzato più exploit durante la sua carriera, terminata al Romeo Menti a quasi quarant’anni.
Alessio SCARCHILLI
Nato a Roma, cresciuto nella Roma, lavora a Roma. La sua esperienza più significativa è sicuramente con la maglia granata del Torino, ma potevamo fare un raduno a Roma senza Alessio Scarchilli?
Tra l’altro quel giorno aveva il piede caldissimo e ha deliziato il palato degli spettatori con giocate da urlo.
Marcos SENNA
L’ispano-brasiliano ha legato in maniera indissolubile il suo nome a quello del Villarreal. Sale a bordo del Submarino Amarillo nel 2002 e lì vi rimarrà per ben undici anni. Mediano di rottura, la Federazione Spagnola chiede ed ottiene la sua naturalizzazione, individuando in lui il tassello che manca per completare il centrocampo delle Furie Rosse in occasione di Euro 2008. Missione compiuta.
SERGINHO
Il Concorde atterra a Milano nell’estate del 1998. L’obiettivo è quello di convincere mister Zaccheroni per dargli un posto da titolare. Gli è sufficiente una partita per convincerlo con un assist a Shevchenko. In totale accumulerà 287 presenze con i rossoneri e una gragnuola di assist sfornati per gli attaccanti del Diavolo. A Cesena, scene di lucido isterismo hanno accompagnato il suo ingresso in campo. Giustificabili.
Vincenzo SICIGNANO
Palermo, Lecce e Frosinone sono le tappe principali della sua ventennale carriera. Con i salentini si fa notare per la sua affidabilità, tant’è che Marcello Lippi, CT della Nazionale, lo convoca in occasione del match contro la Moldova che si tiene proprio al Via del Mare. Ed è a due passi dal capoluogo pugliese, a Nardò, che disputa l’incontro organizzato da Operazione Nostalgia.
Andrea SILENZI
Romano, centravanti vecchio stile e vecchie maniere, Andrea comincia la sua carriera alla Lodigiani e lega la sua carriera alla gloriosa maglia granata del Torino, protagonista della Coppa Italia del 1993 con la doppietta che pone fine alle speranze di rimonta della Roma. È stato il primo italiano a giocare in Premier League, ed è stato “profeta in patria” al raduno di Ostia del 2016: sul campo della Pescatori ha mosso i primi calci al pallone da professionista.
Sebastiano SIVIGLIA
Calabrese d’orgine, ma con il cuore rimasto a Roma. Le sue stagioni più importanti le ha scritte indossando la maglia biancoceleste. Con Gottardi, Venturin e Dabo, la sua presenza al raduno di Roma, sponda Lazio era essenziale, grande persona, lo rivedremo anche quest’anno?
Mario STANIC
Quasi “ciliegina” di Vittorio Cecchi Gori nel mercato invernale del 1996, Marione ha partecipato al raduno di Parma, città che lo ha accolto pochi mesi dopo la trattativa con la Viola. Esterno di fascia, piedi buoni, Stanic è stato il tipico esempio del calciatore slavo, tutto estro e fantasia, al quale ha unito una buona concretezza. Apprezzatissimo tra i ducali, acclamato al raduno di Operazione Nostalgia.
Pietro STRADA
Ha girato mezza Italia, ha esordito con l’Ospitaletto di Gigi Maifredi, tanto bravo e affidabile in mezzo al campo quanto sfortunato per via dei numerosi infortuni. Pietro Strada è stato scudiero di Carlo Ancelotti, seguendolo dalla Reggiana al Parma, dove esordisce in Serie A nel 1996 e dove riesce anche a giocare la Coppa dei Campioni. C’era proprio nel nostro raduno di Parma, e non poteva essere altrimenti, uno dei simboli di quelle stagioni dolcissime e gloriose.
Rodrigo TADDEI
Piede sinistro a fare da perno, palla spostata col destro. Destra, sinistra e poi avanti, pallone di nuovo sul destro e avversario ancora fermo a capire cosa stava succedendo. Dicesi “Aurelio” (in onore di Andreazzoli, tanto per aggiungere commozione), marchio di fabbrica di Rodrigo Taddei, ala tutto estro e fantasia che ha fatto le fortune del Siena ma soprattutto della Roma di Luciano Spalletti. Idolo della tifoseria giallorossa, idolo dei nostalgici che hanno affollato il raduno di Roma.
Christian TERLIZZI
Gli appassionati del Fantacalcio ancora lo ricordano per le quattro reti messe a segno nelle prime quattro giornate del campionato 2005-06 con la maglia del Palermo, addirittura in cima alla classifica dei marcatori di quella Serie A. Nulla da segnalare se si trattasse di un attaccante, tutto da ricordare visto che parliamo di un difensore centrale: Terlizzi è ormai un amico di Operazione Nostalgia, vista la sua partecipazione ai raduni di Parma e Cesena.
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