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20 derby italiani decisi in “Zona Cesarini” negli ultimi 30 anni

3 Marzo 2021

14 Dicembre 2019

GENOA – SAMPDORIA 0-1

85’ Gabbiadini

Il derby di Genova, come spesso accade nelle ultime stagioni, si rivela un importante crocevia per le due squadre nella corsa alla salvezza e quello della stagione 2019-20 non fa eccezione. Entrambe sono reduci da periodi negativi ed hanno sostituito gli allenatori in panchina fra l’ottava e la nona giornata: sulla sponda blucerchiata, Ranieri ha preso il posto di Di Francesco, mentre Thiago Motta ha raccolto il testimone di Andreazzoli ed alla vigilia della stracittadina occupano rispettivamente terzultimo e penultimo posto. La posta in palio, difficilmente è stata alta come in questa occasione. Ed infatti, sarà per la paura di sbagliare, il derby si dipana su uno spartito che fa del nervosismo e dell’attendismo il suo leitmotiv. Si prospetta il classico match risolto da un episodio e l’uomo della provvidenza ha le sembianze di Manolo Gabbiadini che, subentrato a Ramirez dieci minuti prima, risolve la partita con una rasoiata di sinistro dalla distanza, chirurgica quanto basta per tramortire il Grifone.

05 Dicembre 2020

JUVENTUS – TORINO 2-1

9′ Nkoulou (Torino), 77′ McKennie (Juventus), 89′ Bonucci (Juventus)

L’Allianz Stadium rimane un tabù per i granata, i quali non riescono a violare la tana dei rivali neanche in questa occasione. E, anzi, la beffa è dietro l’angolo per i ragazzi di Giampaolo che vedono i cugini rimontarli nella parte finale del match, dopo essere stati in vantaggio per più di un’ora. Infatti, la rete in apertura di N’Koulou aveva illuso i compagni di squadra e i tifosi sui divani di casa di poter finalmente interrompere una maledizione che dura da moltissimo tempo. Ed invece, la Juventus dimostra di avere sempre la stessa fame, seppur fatichi non poco per aver ragione del Toro. Sono due colpi di testa in piena area di rigore avversaria che consentono ai bianconeri di effettuare l’affiancamento e poi il sorpasso: prima McKennie e poi Bonucci beffano i granata ed infrangono i sogni degli avversari. Sarà per un’altra volta.

Stefano Carta