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20 derby italiani decisi in “Zona Cesarini” negli ultimi 30 anni

3 Marzo 2021

23 novembre 2013 

HELLAS VERONA – CHIEVO VERONA 0-1

92’ Lazarevic

Nella città scaligera una volta si diceva: «E quando i Mussi volarà, fasemo el derby in Serie A. E così sempre sarà, Chievo in B ed Hellas in A». La profezia-sfottò si avvera il 18 novembre 2001. Dodici anni più tardi ci penserà un ragazzino di Lubiana, cresciuto nel vivaio del Genoa, a regalare al Ceo il secondo successo in tre derby disputati fino ad allora nella massima serie. L’armata di Mandorlini è la favorita, ma è il nuovo Chievo di mister Corini, subentrato a Sannino, a partire forte. Cesar segna, ma il guardalinee annulla per un fuorigioco dubbio, l’Hellas fatica e Puggioni è praticamente inoperoso. Nella ripresa Thereau crea e disfa, Hetemaj e Radovanovic mettono i brividi a Rafael. Il Chievo non molla e alla fine viene premiato. Lazarevic apre sulla sinistra per Hetemaj: palla in mezzo, Acosty lascia il pallone allo stesso sloveno che chiude il triangolo con un destro che batte il povero Rafael. La Northside esplode di gioia. Miglior esordio per Corini non poteva esserci. Dejan Lazarevic rimarrà un ottimo potenziale dal talento inespresso. Non per niente oggi, ormai trentenne, è svincolato dopo alcune comparsate tra Polonia, Turchia e Slovenia.  

22 dicembre 2013 

INTER – MILAN 1-0

86’ Palacio

A tutto Palacio. El Trenza, infatti, veste i panni del Man of the match. L’indiscusso uomo-derby che regala a Erik Thohir la prima gioia stracittadina da Presidente. In realtà la sfida non rimarrà negli annali, né per numero di emozioni, né per occasioni da gol. Nel primo tempo Poli non approfitta dell’uscita a vuoto di Handanovic e l’Inter recrimina per un presunto rigore di Zapata su Palacio, mentre un colpo di testa di Cambiasso va fuori di poco. Nella ripresa è sempre Palacio a rendersi pericoloso con due occasioni ravvicinate, ma Abbiati non si fa sorprendere. Emozioni con il contagocce fino a quattro giri di lancette dal novantesimo minuto. Sulla corsia di destra, Jonathan prolunga per Guarin che, di prima intenzione, mette un rasoterra in mezzo all’area di rigore rossonera dove il primo ad avventarsi è sempre lui, El Trenza, che con uno splendido colpo di tacco anticipa Zapata e batte Abbiati. L’umida serata di San Siro in un batter d’occhio scalda i cuori nerazzurri. Il Milan rimane ancora all’asciutto.