Privacy Policy 20 derby italiani decisi in "Zona Cesarini" negli ultimi 30 anni - Pagina 7 di 10

20 derby italiani decisi in “Zona Cesarini” negli ultimi 30 anni

3 Marzo 2021

30 novembre 2014

JUVENTUS – TORINO 2-1

15’ rigore Vidal (Juventus), 22’ Bruno Peres (Torino), 93’ Pirlo (Juventus)

A soli tre secondi dallo scadere, Andrea Pirlo risolve uno dei più accesi derby della Mole degli ultimi anni. Il Torino di Ventura vende cara la pelle allo Juventus Stadium, ma il verdetto rimane sempre lo stesso: i granata non vincono una stracittadina, ormai, dal 1995 e da dodici anni non riescono a bucare la porta avversaria. Passano pochi minuti ed il cliché sembra ripetersi per l’ennesima volta, quando un calcio di punizione dal limite del Maestro viene respinto col braccio dalla barriera: dagli undici metri, Vidal riesce a battere Gillet per due volte, dopo la ripetizione del penalty. Tuttavia, ci pensa Bruno Peres a cambiare ed a fare la storia del derby: il brasiliano prende palla dalla sua difesa e parte per un’inarrestabile cavalcata palla al piede verso la porta difesa da Storari, il quale deve arrendersi alla staffilata del carioca che finisce in rete dopo aver baciato il palo. Dopo Benoît Cauet, la griffe del sudamericano. Sotto la pioggia la sfida si fa sentire e gli acuti di Tevez da una parte e di Quagliarella dall’altra non modificano il risultato. L’espulsione di Lichtsteiner sembra dar linfa alle speranze granata, ma è il colpo di genio di Pirlo ad instradare ancora una volta il derby su binari bianconeri.

25 maggio 2015 

LAZIO – ROMA 1-2

73’ Iturbe (Roma), 81’ Djordjevic (Lazio), 85’ Yanga-Mbiwa (Roma)

L’eroe inatteso. Direttamente da Bangui, Repubblica Centrafricana, passando per Port-de-Bouc, Francia. Mapou Yanga-Mbiwa. Derby numero 162. La Lazio recrimina per le occasioni sciupate, la Roma vince. Il primo tempo è avaro di pathos: sono poche le occasioni da gol. Torosidis sbaglia, Candreva crossa, Klose in tuffo di testa si divora il vantaggio. Nella ripresa ci prova Basta che raccoglie una corta respinta di Holebas: il tiro va a lato di pochissimo. Garcia manda in campo Pjanic e Ibarbo per Seydou Keita e Totti. I cambi, alla lunga, si rivelano azzeccati. Il colombiano prima sciupa un’occasione, poi da un’azione ben avviata da Nainggolan, serve il “pasticcino” giusto per Iturbe che porta la Roma in vantaggio. Pioli corre ai ripari inserendo Djordjevic al posto di Mauri. Mai decisione fu più giusta. Lancio di Felipe Andersson, torre di Klose, e gol del neo-entrato. 1-1. Partita finita? Assolutamente no. Sulla punizione di Pjanic dalla trequarti, ecco saltare più alto di tutti il massiccio difensore francese che, con la sua spizzata, spedisce la palla nell’angolino destro della porta difesa da Marchetti. Nel pomeriggio romano rimbomba l’orgoglio lupacchiotto.