I 20 difensori centrali italiani più forti dal 1986 al 2006
24 Aprile 2020
11. Marco MATERAZZI
Liverpool sponda Everton, Perugia e Inter le tappe cruciali della carriera di Materazzi, difensore centrale per antonomasia, duro e roccioso, simbolo della nazionale italiana Campione del Mondo nel 2006. Amato dai suoi tifosi, odiato da tutti gli altri, rivale storico di Ibrahimovic, Matrix è abilissimo di testa, sia nelle chiusure che nelle sue scorribande in avanti. Di queste, un paio sono nel cuore di tutti, e lì resteranno, perché targate Mondiale 2006: sono le due reti di Marco con la maglia azzurra, protagonista di quella memorabile estate italiana. Gol evitati, gol fatti: nel 2000-01 ha messo a segno dodici reti con la maglia del Perugia, un record che andava a superare quello di Daniel Passarella nel campionato 1985-86.
10. Andrea Barzagli
Contare i successi ottenuti in Italia con la maglia della Juventus sarebbe un compito fin troppo lungo, ricordare quel meraviglioso Palermo o dello scudetto in Germania con il Wolsfburg un esercizio da veri appassionati, pensare alla rosa dell’Italia Campione del Mondo 2006 una vera emozione. Ecco abbiamo provato a raccontarvi, in sintesi, il percorso di uno dei difensori centrali italiani più forti degli ultimi anni.
9. Alessandro COSTACURTA
Ed ecco il festeggiato. Tassotti, Baresi, Costacurta, Maldini. Impossibile dimenticarli, impossibile dimenticare quella linea difensiva che è Storia e Leggenda, per il Milan e per il calcio mondiale tutto. Quasi impossibile elencare i trofei vinti da Billy nel corso della sua lunghissima storia milanista: venti stagioni, dal 1987 al 2007, ed elenchiamo per brevità solo i sette Scudetti e le cinque Coppe dei Campioni. L’appuntamento col destino arriva nella stagione 1988-89, quando Costacurta si prende il posto di Galli e viene schierato da Sacchi al fianco di Franco Baresi: la leggenda inizia in quella annata, suggellata dalla vittoria nella finale di Coppa dei Campioni contro lo Steaua Bucarest, annichilito dal Milan per 4-0. Nonostante i campioni che si sono succeduti al centro delle difese del Milan – su tutti Nesta e Stam, senza dimenticare le apparizioni di Paolo Maldini al centro – il nostro Billy non ha mai arretrato di un passo, ritagliandosi spazi e campo e sapendosi talvolta reinventare anche come terzino, dopo una vita da centrale. Il resto è veramente storia, per uno che ha scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano. Non solo a livello di squadra: con il rigore realizzato a San Siro il 19 maggio del 2007 nella sua ultima gara diventa il calciatore più anziano ad aver mai segnato in Serie A, con i suoi 41 anni e 25 giorni. Degno coronamento di una carriera da sogno.
8. Ciro FERRARA
Se l’è scelte bene le squadre della vita, questo ragazzo. Napoli e Juventus nel destino di Ciro, nella storia della sua città con i due scudetti vinti in azzurro, ovviamente quelli indimenticabili del 1986-87 e 1989-90, e la Coppa UEFA del 1989, quella della finale con lo Stoccarda, nella quale il difensore segna il gol del momentaneo 2-1 prima del 3-3 finale e della vittoria del trofeo. Finita l’epoca di Maradona, Ciro diventa capitano degli azzurri. Passa alla Juventus nel 1994 e in bianconero vince tutto, in particolare una Champions e una Coppa Intercontinentale. La sua ultima partita è il 15 maggio del 2005: chiude a trentotto anni dopo ventuno stagioni di fila in serie A, per un totale di 500 partite. Un pezzo di storia il nostro Ciro, difensore poliedrico, duro e corretto, tanto da essere messo nell’elenco dei difensori più difficili da affrontare da Boniek prima e da Giggs poi. Se non è un attestato di qualità questo…
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