I 30 giocatori più forti che sono passati da Parma negli anni ’90 (considerando tutta la loro carriera)
16 Dicembre 2021
15. Fernando COUTO
Dopo le ottime stagioni vissute in patria, con la maglia del Porto, Couto decide nel 1994 di accettare l’offerta del Parma. Alla prima stagione con i giallo-blu vince subito la Coppa UEFA, dimostrando un grande spirito di adattamento verso un calcio poco avvezzo alle abitudini da marcatore che aveva in Portogallo. Nel 1996 firma per il Barcellona, per poi tornare due anni dopo in Italia, giocando sette anni per la Lazio e gli ultimi tre di nuovo con la casacca del Parma, con cui chiude la carriera.
14. Mario STANIC
Attaccante estremamente versatile e con una buona propensione al gol, capace di giocare sia da esterno offensivo che da seconda punta. Inizia la propria carriera in Jugoslavia, dividendosi tra Zeljeznicar e Dinamo Zagabria. Allo scoppio della guerra decide di lasciare il paese facendo numerose tappe in Europa. Prima dei suoi splendidi quattro anni al Parma, dove contribuisce alla causa crociata con 25 gol in 110 presenze, gioca con Sporting Gijon, Benfica e Club Bruges. Chiude infine a trentadue anni con il Chelsea.
13. Nestor Roberto SENSINI
El Boquita era un difensore di grande temperamento, deciso nei contrasti ma anche estremamente preciso negli interventi, senza disdegnare l’inserimento con cui spesso trovava la via del gol. Nel 1989 lascia il Newell’s Old Boys per dividersi tra Udinese, Parma e Lazio, in Italia spende gran parte della sua carriera vincendo molti trofei e affermandosi anche per tanti anni con la divisa della nazionale Argentina.
12. Diego FUSER
Cresce nel Torino con cui, appena diciannovenne, esordisce in Serie A. L’avventura con la maglia del Parma inizia nel 1998, arriva carico di esperienza, a fronte delle importanti stagioni vissute con Milan, Fiorentina e soprattutto Lazio. Con i crociati conquista subito la Coppa Italia e la Coppa UEFA, da protagonista, quando al primo anno segnerà perfino sette gol. All’ombra del Tardini resterà per tre anni, vincendo anche una Supercoppa italiana, per poi chiudere con Roma e il ritorno al Torino.
11. Dino BAGGIO
A differenza di Roberto, trequartista e omonimo più celebre, Dino era un centrocampista centrale di grandissima qualità. Forte fisicamente ma con una ottima tecnica di base che sfruttava per inserirsi nei calci da fermo o per la botta dalla distanza, vero marchio di fabbrica. A Parma arriva dopo gli anni con il Torino, Inter e Juventus, diventando un punto fermo della mediana gialloblù oltre che un’arma tattica importante. Gioca anche con Lazio e Blackburn Rovers, chiude infine con Ancona e Triestina.
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