I giocatori più forti ad aver esordito in Nazionale nel 1988 o comunque sotto la gestione Vicini
20 Marzo 2021
Stefano ERANIO

Esordisce in Nazionale nel dicembre del 1990, convocato da Azeglio Vicini per la partita contro Cipro a Limassol. Prosegue la sua avventura in azzurro, rimanendo nel giro della nazionale anche durante la gestione Sacchi, durante la quale realizza il suo primo dei tre gol segnati in azzurro, contro l’Olanda prima di mettere a segno qualche giorno dopo al 90º minuto la rete del definitivo 2-2 nel match con la Svizzera. Dopo aver alzato trofei con il Milan di Capello e aver vestito la maglia della nazionale, passa al Derby County, dove trascorrerà 4 stagioni importanti, che lo porteranno addirittura ad entrare nella Hall of Fame del club, prima di chiudere la carriera alla Pro Sesto
Giuseppe GIANNINI

Il principe Giannini fa il suo esordio con la Nazionale il 6 dicembre 1986, nella gara con Malta valevole per le qualificazioni all’Europeo 1988. Partecipa poi anche allo stesso campionato d’Europa dove fu titolare, e l’Italia interruppe il suo cammino nella semifinale contro l’U.R.S.S. Al Mondiale ’90 in Italia, fu uno dei titolari inamovibili della formazione azzurra che giunse ancora una volta in semifinale. Chiude la sua carriera in azzurro con 47 presenze, condite da 6 reti.
Attilio LOMBARDO

Inizia la carriera in C2, appena maggiorenne, al Pergocrema. Si mette in mostra per le sue doti di corsa, resistenza e di inserimento, che lo portano alla Cremonese dove conquista la Serie A. Popeye diventa l’idolo di Genova, dove con la Sampdoria è tra gli eroi dello storico scudetto del 1991, poi la Juventus e i due anni al Crystal Palace, prima di riprendersi lo scudetto alla Lazio e di concludere con i blucerchiati. Vince tanto in carriera ma in Nazionale non ebbe la stessa fortuna. Popeye veste la maglia della nazionale per 18 volte a cavallo tra il 1990 e il 1997, segnando un gol al debutto contro Cipro a Limassol, e prendendo parte ad alcune gare di qualificazione per i Mondiali 1994 e di Francia ‘98 e per gli Europei 1992 e 1996, non partecipando però a nessuna delle fasi finali delle competizioni.

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