Privacy Policy I giocatori più forti ad aver esordito in Nazionale nel 1988 o comunque sotto la gestione Vicini - Pagina 4 di 4

I giocatori più forti ad aver esordito in Nazionale nel 1988 o comunque sotto la gestione Vicini

20 Marzo 2021

Roberto BAGGIO

Il Divin Codino fa il suo esordio in Nazionale il 16 novembre 1988, a Roma, nell’amichevole vinta contro l’Olanda. Dopo l’esordio, Roby diventa simbolo degli azzurri per almeno un decennio, partecipando ai Mondiali del ’90, partendo da riserva e approfittando dell’infortunio occorso a Vialli, e a quelli del ’94, in cui dopo una cavalcata pazzesca, in cui Roby prende in mano la Nazionale e segna 5 reti tra Ottavi e Semifinali, eliminando di fatto: Nigeria, Spagna e Bulgaria, ma purtroppo sbaglia il rigore decisivo nella Finalissima con il Brasile.

Pierluigi CASIRAGHI

Gigi fa il suo esordio in Nazionale a febbraio del 1991, in un Italia-Belgio disputata a Terni. Il primo gol arriva a distanza di un anno, in un’amichevole contro San Marino, disputata a Cesena e vinta 4-0. Fa parte dei 22 convocati per il Mondiale 1994, dove scende in campo in tre occasioni: contro Norvegia, Messico e nella semifinale contro la Bulgaria. Uno dei momenti più iconici in azzurro lo tocca a Euro 96, quando a Liverpool, realizza una doppietta contro la Russia, che celebrerà con la storica esultanza in foto.

Salvatore SCHILLACI

Il legame tra Vicini e Schillaci è qualcosa di inscindibile. Totò è senza dubbio il volto di Italia ’90, e i suoi occhi sgranati ed il suo fiuto del gol, hanno trascinato una nazione intera ad un passo dalla gloria.
Gli occhi di Totò a Italia ’90. E chi se li scorda quegli occhi che parlavano di un ragazzo che si era fatto da solo, al Messina, e che portò con i suoi gol dalla C2 alla B. La Juve decise di investire su di lui portandolo nella massima serie, e a Torino Totò spiccò il volo. Alla fine della sua prima stagione bianconera si aprirono per lui le porte di Italia ’90. Dove fu capocannoniere del mondiale, e ciò lo fece piazzare al secondo posto della classifica del Pallone d’oro. Poi una parentesi all’Inter prima di passare al Jubilo Iwata. Il primo calciatore italiano a giocare in Giappone.