I migliori talenti del 1980, il Rosicky di fine anni ’90 era sicuramente da podio, a fine carriera si ritrova ottavo
5 Ottobre 2021
Il 1980 è l’anno che inaugura un decennio iconico: moda trasgressiva senza compromessi, colori sgargianti, jeans ovunque e acconciature che dicono “guardami”; la musica viene sconvolta dall’esplosione del punk e del pop, che permeano anche il dogma del rock; un decennio di boom e benessere, ma anche di contraddizioni e senso di ribellione.
Il mondo nel 1980 era in fermento: Reagan si trasferiva alla Casa Bianca, The Buggles lanciavano “Video Killed the Radio Star”, mentre da noi Pupo cantava “Su di noi”. Al cinema andavano in onda i Blues Brothers e Shining. Il calcio non fu da meno: quell’anno diede i natali a giocatori rimasti nella memoria degli appassionati, alcuni addirittura nella storia. E se tra i nostri migliori trenta non figura qualcuno che avrebbe meritato, questo è dovuto all’abbondanza che ha reso la scelta difficilissima.
Prendetevi cinque minuti, noi iniziamo!
30. Yasuhito ENDŌ
Uno dei pochissimi ad aver superato le mille partite ufficiali in carriera: Endō, centrocampista che ha giocato per tutta la vita in Giappone, conosciuto soprattutto per le apparizioni in nazionale, monumento calcistico in patria. Così longevo da essere ancora in attività, il nipponico è un centrocampista a tutto tondo, utile in entrambe le fasi, estro e creatività a disposizione dei compagni. Bravissimo come regista, ottimo tiratore di calcio piazzati e capace di segnare oltre cento reti. Ha vinto due Coppe d’Asia con i Samurai Blu (dei quali detiene il record di presenze) e altri dodici trofei con il Gamba Osaka.
29. Zdenek GRYGERA
Grygera è stato un difensore duttile, un po’ ruvido, che prediligeva la fascia destra ma che non disdegnava dare una mano al centro. Potente, marcatore attento, esploso in Repubblica Ceca e affermatosi a livello internazionale all’Ajax. Dopo due campionati cechi, vince anche cinque trofei nei Paesi Bassi. Acquistato dalla Juventus, in un periodo magro di successi per i bianconeri, passa quattro stagioni non esaltanti, prima di finire la carriera al Fulham. Ha vestito la maglia della nazionale in sessantacinque occasioni.
28. Andrea COSSU
Ecco qua il nostro fantasista sardo. Andrea ha giocato oltre che nel Casteddu anche a Olbia, Verona sponda Hellas, Lumezzane e Torres. Dopo anni nelle serie minori e l’esordio nel massimo torneo a venticinque anni, esplode definitivamente in Serie A nel 2008, sempre con la maglia rossoblù della sua città natale. Ritorna di nuovo a Cagliari dopo una parentesi a cavallo tra dilettanti e professionisti, per poi ritirarsi nel 2018. Nel 2010 si conquista due presenze in nazionale maggiore a suon di assist: nel suo notevolissimo bagaglio tecnico si annoverano i calci piazzati sempre insidiosi, la rifinitura di livello eccelso, una buona vena realizzativa e il dribbling ubriacante.
27. Gianpaolo BELLINI
Probabilmente il suo sangue sarà nerazzurro. Non ci sorprenderebbe se così fosse. D’altronde, Gianpaolo è il simbolo imperituro dell’Atalanta, la squadra nella quale è cresciuto umanamente e professionalmente. Alla Dea, Bellini ha dato tutta la sua vita, tutto il suo sudore, tutto il suo talento. Detiene svariati primati nella storia del sodalizio orobico: il capitano-bandiera detiene il primato di maggiori presenze complessive e in campionato, oltreché quello di più presente in Serie A
26. Mark BRESCIANO
Un centrocampista votato alla giocata offensiva. È ciò che meglio descrive Mark Bresciano, australiano di padre lucano, che ha dato il meglio di sé a Parma e Palermo. Dopo i primi calci in Oceania, viene prelevato dall’Empoli in B e dopo tre stagioni passa in Emilia in serie A. Dopodiché si accasa in rosanero, quindi alla Lazio. Concluderà la carriera in Asia Minore, con 485 gare nei club e settantotto marcature. Con i Socceroos vince una Coppa d’Oceania e una Coppa d’Asia, collezionando in totale ottantaquattro apparizioni e tredici reti. Iconica, simbolica, emulata all’inverosimile la sua esultanza dopo il gol: immobile come una statua, a contemplare la gioia dei tifosi.
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