Privacy Policy I nomi o cognomi dei calciatori italiani nostalgicamente più curiosi di sempre

I nomi o cognomi dei calciatori italiani nostalgicamente più curiosi di sempre

7 Ottobre 2021

Per i Romani era molto importante avere un nome propizio che desse garanzia di successo nella vita. È per questo motivo che a noi è giunta una delle loro locuzioni più famose: Nomen omen, ossia “Il nome è un presagio”.

Nel mondo del calcio, però, questa massima non è sempre risultata valida. Tanti calciatori, infatti, hanno avuto ottime carriere ed hanno fatto breccia nei nostri cuori per la fantasia e la peculiarità dei loro nomi che popolavano i nostri album delle figurine. Impossibile non affezionarsi al Castrense o all’Agatino di turno. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo così deciso di scegliere i più divertenti, sicuri che vi strapperanno più di un sorriso.

Astutillo MALGIOGLIO

Com’è possibile non iniziare una lista con il nostro grande, immarcescibile Astutillo? Il secondo portiere dell’Inter dei Record ha avuto una proficua carriera tra i pali della Serie A degli anni ’80, difendendo le porte di club come Brescia, Pistoiese, Lazio, Roma ed Atalanta. Il suo baffo rimarrà per sempre un’indimenticabile griffe sulle figurine Panini. Durante la sua carriera che, seppur sia durata sino ai trentaquattro anni, ha coperto quasi un ventennio, ha avuto la “fortuna-sfortuna” di far da portiere di riserva a campioni come Franco Tancredi o Walter Zenga. La sua unica stagione da titolare “fra i grandi”, infatti, risale al torneo 1980-81 fra i pali delle Rondinelle.

Giovanni Battista SCUGUGIA

Photo: Allsport UK

Difensore classe 1970, Scugugia ha iniziato la sua carriera nelle file dell’Olbia. È però con il Cesena che Gianba ha legato maggiormente il proprio nome, dividendo lo spogliatoio con campioni Dario Hubner e Massimo Agostini. Dopo altre due stagioni di buon livello a Cagliari, il difensore sardo ha iniziato un lungo girovagare nelle serie minori, terminando la sua carriera nel 2015 con il Romagna Centro. Tra i tanti allenatori avuti, Scugugia può vantare di aver avuto anche un giovanissimo Maurizio Sarri nelle vesti di tecnico durante la sua esperienza alla Sangiovannese.

Eupremio CARRUEZZO

Photo: Matthew Ashton – Empics – Getty Images

Classe 1969, Carruezzo muove i primi passi della sua carriera nel Brindisi, squadra della sua città natale. Dopo due stagioni passa al Barletta, in Serie B, dove diventa per tutti Tony, viste le (giustificabili) difficoltà nel pronunciare il suo nome di battesimo. Con la maglia biancorossa, Eupremio dura però molto poco, iniziando poi un lungo girovagare tra Serie B e C (una sola stagione in A con il Cagliari) fino all’estate del 2001, quando si accasa alla Lucchese diventando con il tempo una bandiera della società.

Tebaldo BIGLIARDI

Juventus-Napoli 1988-89: Tebaldo Bigliardi in azione con Renato-Buso

Calabrese di nascita (è di Catanzaro), Bigliardi ha giocato, ad esclusione dell’ultima stagione con la maglia del Leffe, solo per tre compagini: il Palermo, il Napoli e l’Atalanta. La squadra rosanero è quella che lo ha formato e fatto giocare stabilmente in prima squadra, il club azzurro è invece quello con cui Bigliardi si è tolto le maggiori soddisfazioni a livello di palmares (due Scudetti e una Coppa UEFA), mentre con la compagine nerazzurra ha disputato la maggior parte delle sue partite in massima serie.

Castrense CAMPANELLA

Compagno di squadra di Bigliardi al Palermo (stagione 1981-82), a differenza del primo non ha mai esordito in serie A, legando il proprio nome perlopiù a due compagini: il mitico Licata (1983-1990), con cui ha disputato anche due tornei di Serie B, e il Trapani (1991-1997). A inframmezzare queste due grandi esperienze c’è la stagione 1990-91, in cui Campanella veste la maglia del Lanerossi Vicenza.

Carlo CORNACCHIA

Carlo Cornacchia festeggiato da Mauro Valentini e Sergio Porrini dopo la tripletta realizzata al Foggia

Difensore classe 1965, Cornacchia faceva della reattività e della grinta le sue doti migliori. Cresciuto nelle giovanili del Torino – senza però mai esordire in prima squadra – Cornacchia ha militato in diverse compagini durante l’arco della sua carriera, stabilendo anche un record tuttora imbattuto in Serie A. Il 12 aprile 1992, infatti, realizza una tripletta in quattordici minuti in un Atalanta-Foggia terminato 4-4, diventando così il difensore ad aver realizzato la tripletta più veloce del nostro calcio. Non certo bruscolini.

Gilberto D’IGNAZIO PULPITO

Photo: Tony Marshall – Empics – Getty Images

Il terzino sinistro con un cognome lungo così avrebbe potuto raccogliere molto di più se non fosse stato martoriato dagli infortuni. Tuttavia, si è tolto le sue grandi soddisfazioni, sia con il Taranto – società nella quale è cresciuto – che con il Vicenza, sodalizio con il quale ha alzato al cielo la mitica Coppa Italia del 1996. Le sue buone prestazioni gli valgono la chiamata dall’Udinese di Zaccheroni, ma non trova sufficiente spazio e, dopo un prestito alla Lucchese, saluta la compagnia friulana, prima di chiudere la carriera nelle serie minori.

Luigino PASCIULLO

Glenn Peter Stromberg e Luigino Pasciullo discutono dopo un match

Il difensore molisano si fa le ossa nel Campobasso prima di suscitare l’attenzione del Palermo in Serie B. Dopo un passaggio alla Triestina, Luigino diventa una colonna del Lanerossi Vicenza che fallisce il doppio salto dalla C1 alla massima categoria soltanto per le nefaste vicende del Totonero 2.0 che hanno sconvolto il calcio italiano. Nel 1986 arriva la chiamata dell’Atalanta: dopo un prestito all’Empoli, Pasciullo diventa finalmente un punto di riferimento dei bergamaschi, vestendo anche la fascia di capitano nell’esordio in Coppa UEFA degli atalantini.

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