Privacy Policy I più forti ad aver esordito in Nazionale prima dei 20 anni dal 1990 al 2006 - Pagina 3 di 10

I più forti ad aver esordito in Nazionale prima dei 20 anni dal 1990 al 2006

21 Marzo 2021

Clarence SEEDORF (OLA) – 14 dicembre 1994 – 18 anni

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Centrocampista polivalente dall’indubbio talento, esordisce con la maglia degli Oranje nel dicembre del 1994 contro il Lussemburgo, timbrando subito il cartellino nel 5-0 finale. Con la casacca olandese scenderà in campo 87 volte, segnando undici reti. Clarence Effetto Serra otterrà le migliori soddisfazioni a livello di club. Tra Ajax, Real Madrid e Milan vincerà una ventina di trofei, unico giocatore al mondo a conquistare la Champions League con tre squadre diverse. Sempreverde.

Hernan Jorge CRESPO (ARG) – 14 febbraio 1995 – 19 anni

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Un bomber di razza, uno dal gol facile. Arrivato in Italia, dopo un inizio un po’in sordina e grazie alla fiducia di Ancelotti, fece le fortune del Parma con cui vince una Coppa UEFA, ad oggi l’ultima per una squadra italiana, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Passato alla Lazio diventò capocannoniere di Serie A raggiungendo quota ventisei reti. Con Milan, Chelsea e soprattutto Inter vinse altri otto titoli nazionali, mentre con l’Albiceleste ha realizzato trentacinque gol, scavalcando mostri sacri del calcio argentino come Passarella e Maradona. 

Andriy SHEVCHENKO (UCR) – 25 marzo 1995 – 18 anni

Da quel lontano 29 aprile 1992, prima gara ufficiale della nazionale Ucraina, ad oggi, Sheva rimane ancora il più forte giocatore della rappresentativa gialloblù. Pallone d’Oro 2004, oltre ai successi in rossonero, il re di Kiev è tra i protagonisti assoluti della storica cavalcata dell’Ucraina verso i Mondiali tedeschi del 2006, terminata ai quarti di finale contro gli azzurri. Miglior bomber della storia del suo paese, oggi Andriy siede sulla panchina che fu del suo grande mentore, il colonello Lobanovskyi, pronto a riportare l’Ucraina nel calcio che conta. 

RAUL Gonzalez Blanco (SPA) – 9 ottobre 1996 – 19 anni

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Le due facce della medaglia nella carriera di Raul. Vera icona del calcio spagnolo, e nella fattispecie del mondo madrileno. Indosserà la maglia delle Merengues per 741 volte, diventando il più presente nella storia dei Blancos. Vincerà tutto, fra cui la bellezza di tre Champions League. Per El Siete le cose con la nazionale spagnola però andranno diversamente. Nel curriculum ci sono 102 gettoni e 44 reti ma nessun trofeo. Il suo ciclo terminerà proprio in concomitanza con quella Spagna pigliatutto che vincerà due Europei e un mondiale tra il 2008 e il 2012.