Privacy Policy La classifica dei più prolifici goleador stranieri nella storia della Roma - Pagina 2 di 4

La classifica dei più prolifici goleador stranieri nella storia della Roma

13 Aprile 2022

18. Diego PEROTTI – 32 reti

Nel giorno dell’addio al calcio di Totti, l’argentino fu protagonista del gol del 3-2 contro il Genoa: rete – una delle trentadue complessive con la Roma – che permise ai giallorossi di accedere direttamente ai gironi di Champions League. Trequartista di qualità ma senza grande confidenza con la porta avversaria, specialista dei rigori, trascorre quattro stagioni e mezzo a Roma. Nell’ultimo mercato invernale, dopo una fugace esperienza al Fenerbahçe, arriva, da svincolato, alla Salernitana.

17. Antonio Valentin ANGELILLO – 32 reti

Trentatré gol in trentatré partite: record per la Serie A a diciotto squadre. Con questi numeri importanti, Antonio Valentín Angelillo arrivò a Roma, nel 1961. Mezzala, si trasformò in prolifico centravanti: un carattere ribelle portò Helenio Herrera, allenatore dell’Inter, a rinunciarvi. Alla Roma rimase quattro stagioni: una Coppa delle Fiere e una Coppa Italia al suo attivo. Non riuscì a riproporre i numeri avuti in nerazzurro, realizzando trentadue gol in tutta la sua esperienza romanista. Classe ’37, è morto nel 2018 a Siena.

16. Naim KRIEZIU – 32 reti

La Freccia di Tirana era arrivata in Italia nel 1939, dopo l’occupazione italiana dell’Albania. Ala destra, nel 1940 fece un provino con la Roma: rimase con i giallorossi fino al 1947, divenendo Campione d’Italia nel 1942.  Velocissimo, ambidestro, dotato di un gran tiro e bravo anche negli assist, segnò trentadue gol con i capitolini: tra questi, una rete al derby e una tripletta al Napoli, nell’anno del primo scudetto della storia romanista. Fu poi allenatore e osservatore: Giuseppe Giannini, ai tempi dell’Almas, è una sua intuizione. Classe 1918, è morto a Roma nel 2010.

15. Radja NAINGGOLAN – 33 reti

Gennaio 2014: la Roma, sconfitta a Torino dalla Juventus, si consola subito con l’ingaggio, dal Cagliari, di Radja Nainggolan. Centrocampista “di battaglia”, bravo negli inserimenti e con un buon tiro dalla distanza, diventa presto il beniamino dei tifosi giallorossi per il suo non risparmiarsi mai. Lui, dal canto suo, s’immedesimerà talmente nella realtà della Capitale da assumere, presto, una cadenza romanesca nella parlata. Andrà via dopo quattro stagioni e mezzo, con trentatré gol all’attivo e il rimpianto di una finale di Champions sfuggita per pochissimo.

14. Arne SELMOSSON – 33 reti

Lo chiamavano Raggio di Luna, per quella chioma bionda che non passava certo inosservata. Arne Selmosson, attaccante svedese battuto nel ’58 dal Brasile di Pelé, arrivò in Italia, acquistato dall’Udinese. Clamoroso, nel 1955, il passaggio alla Lazio, per ben 150 milioni di lire. Cifra che creò problemi ai biancazzurri i quali, dopo tre anni, accettarono di cederlo alla Roma, tra le proteste dei tifosi. Segnò nel derby romano con entrambe le squadre: con i giallorossi il suo bottino fu di trentatré gol in tre stagioni, condite dal successo in Coppa delle Fiere. Classe 1931, ci ha lasciato nel 2002.

13. Gabriel Omar BATISTUTA – 33 reti

Arrivò a Roma nel 2000 a trentun anni, per settanta miliardi di lire: fu l’investimento decisivo per il terzo scudetto romanista. Gabriel Omar Batistuta è stato uno dei centravanti più forti di tutti i tempi: dotato di una potenza incredibile, sapeva segnare in ogni modo. Dopo nove anni a Firenze, le difficoltà economiche della Fiorentina – sommate all’offerta giallorossa e alla rabbia dell’argentino per la famosa “fuga di Carnevale” di Edmundo – lo portarono alla corte di Capello. Trentatré gol con la Roma, di cui venti nella magica stagione 2000-01.