Privacy Policy I portieri più forti del decennio 2001-10 secondo l'International Federation of Football History & Statistics - Pagina 2 di 4

I portieri più forti del decennio 2001-10 secondo l’International Federation of Football History & Statistics

18 Novembre 2021

15. Igor AKINFEEV

Una e una sola maglia cucita addosso per il capitano della CSKA di Mosca dal 2003 a tutt’oggi, con cui ha vinto sei scudetti e sei coppe nazionali, sette supercoppe nonché il titolo di miglior calciatore russo del 2013. Nel 2004-05 ci mette anche le sue “manone” sul trionfo dei moscoviti in Coppa UEFA. Con la Nazionale russa disputa due Mondiali: nel 2014, guida tecnica di Fabio Capello, compie un intervento infelice contro la Corea del Sud all’esordio nella competizione iridata; nel 2018 invece si riscatta alla grandissima parando due rigori contro la Spagna che valsero la qualificazione ai quarti, prima su Koke e poi col piede dice di no al penalty decisivo su Aspas.

14. Francesco TOLDO

Una garanzia tra i pali, tra i migliori portieri al mondo (candidato anche per il Pallone d’Oro) a cavallo dei due millenni, Francesco Toldo in Italia ha avuto la sua consacrazione con la Fiorentina, con cui ha anche vinto per due volte la Coppa Italia ed una Supercoppa. Poi il passaggio all’Inter con cui continua a vincere confermandosi in tutto e per tutto (in bacheca aggiunge anche cinque Scudetti ed altre tre vittorie in Supercoppa ed altrettante in Coppa Italia) e divenendo poi un autentico secondo di lusso per Julio Cesar. Suo (o di Vieri a cui è stato attribuito) il gol alla Juventus nella stagione 2002-03? Vive uno dei suoi migliori momenti in carriera nell’Europeo del 2000 dove tra i tanti interventi, riesce a fare ammattire gli olandesi parando ben tre rigori (due a De Boer ed uno a Bosvelt) sui sei tirati complessivamente dagli Oranje.

13. ROGERIO Mücke CENI

È suo il record di portiere con il maggior numero di gol segnati in carriera: sono 131, specialmente su calcio di punizione e su calcio di rigore, tutti arrivati con la maglia del San Paolo (che oggi allena), unica della sua carriera e con la quale ha disputato la bellezza di 1237 partite dal 1990 al 2015. Caratteristico anche il suo numero da gioco, lo 01 (inverso del 10…) e in una occasione gli fu consentito di adottare il 618, che equivaleva al numero di presenze realizzate fino a quel momento, praticamente a metà della sua stagione con il club brasiliano.

12. José Manuel REINA

Cresciuto nel Barcellona, l’attuale portiere della Lazio raggiunge l’apice della sua carriera con il Liverpool, dopo il triennio col Villareal. Approda quindi in Italia, al Napoli, dove mette in mostra tutta la sua tecnica e la sua capacità di leader. L’esperienza partenopea è intramezzata dopo il primo anno da una parentesi al Bayern, e si concluderà con il passaggio al Milan dove svolge il ruolo di secondo di Donnarumma. Nel 2020 viene ceduto in prestito all’Aston Villa per poi tornare in Italia, a Roma, sponda biancoceleste. Più volte premiato tra i migliori portieri della Premier, è tra i ventitré della Spagna campione del mondo in Sud Africa nel 2010.

11. Fabien BARTHEZ

Uno dei migliori portieri francesi di sempre, se non il migliore (almeno per l’IFFHS lo è stato nel 2000, oltre il secondo posto nel 1998). Inconfondibile in campo, sia per il numero 16 sia, soprattutto, per la sua “pelata” che diviene amuleto dei transalpini, baciato da capitan Blanc. Dopo le stagioni al Tolosa ed all’Olympique Marsiglia con cui vince anche la Champions nel 1992-93 in finale col Milan, Barthez approda al Monaco dal 1995 al 2000. All’esperienza nel Principato segue il triennio in Premier League con il Manchester United, prima di fare ritorno all’Olympique e chiudere al Nantes. È però con la Nazionale di Francia, a raggiungere i traguardi più ambiti da un calciatore, vincendo la finale del ’98 allo Stade de France contro il Brasile, e perdendo poi a Berlino nel 2006 contro l’Italia che, a sua volta, aveva battuto nella finalissima di Euro2000. Sempre con i Blues vince anche la Confederations Cup del 2003.