Privacy Policy I trasferimenti della stagione 2001-2002

I trasferimenti della stagione 2001-2002

29 Marzo 2021

La stagione 2001-02 era quella che ci avrebbe condotto al Mondiale di Giappone e Corea del Sud: ergo, non erano ammessi errori. Sia da parte dei club, sia da parte dei giocatori, obbligati a far la scelta migliore per aspirare alla convocazione alla kermesse iridata. Sulle pagine dei quotidiani sportivi, sotto il sole cocente d’inizio luglio, una notizia su tutte scuote i bagnanti: si dà per concluso il trasferimento più costoso della storia del calcio sino ad allora: Zinedine Zidane passa dalla Juventus al Real Madrid per 150 miliardi di lire. Nessuna contropartita, solo un’ingente liquidità che la società di Corso Galileo Ferraris sfrutta per accaparrarsi, come vedremo, i campioni di Parma e Lazio.

Al termine di quella movimentata estate di mercato, i cinque colpi più costosi del panorama europeo saranno in ordine: Zidane, Buffon, Mendieta, Veron e Rui Costa. Per tutti noi amanti del calcio di una volta è un orgoglio poter notare e ricordare che tre su cinque furono acquisti di una squadra italiana e che gli altri due fenomeni militassero comunque nel nostro campionato, in quel periodo centro gravitazionale della scena internazionale. In quel paese che, con gran fierezza, poteva vantarsi di aver visto brillare le supernove di Maradona, Van Basten, Baggio, Ronaldo e Platini. Semplicemente un calcio d’altri tempi.

Ecco a voi, squadra per squadra, i movimenti di quell’estate frenetica.

ATALANTA

Nella finestra estiva di calciomercato lasciano Bergamo pezzi pregiati dell’organico nerazzurro. Pelizzoli passa alla Roma, Donati al Milan e Cristian Zenoni alla Juventus, Gallo alla Ternana. Le importanti cessioni consentono di compiere investimenti per rinforzare l’organico. A sostituire Pelizzoli, viene preso tra i pali Taibi dalla Reggina, che sarà affiancato dal giovane Calderoni. In difesa arrivano Sala dal Milan e Rinaldi dalla Roma, nell’affare Pelizzoli. A centrocampo il colpo grosso è il promettente francese Ousmane Dabo, oltre al ritorno di Pierluigi Orlandini. Il nome clou però, del mercato orobico è quello di Gianni Comandini, attaccante del Milan, che, pagato 30 miliardi, diventa l’acquisto più caro nella storia dell’Atalanta fino a quel momento. Sempre dai rossoneri, arriva anche Saudati. Non rinnovano poi Siviglia, Ganz e Nappi. Mentre Morfeo e Ventola terminano il periodo di prestito e fanno ritorno alle rispettive basi.

BOLOGNA

Il Bologna arriva alla stagione 2001/02 dopo aver conquistato la salvezza e soltanto accarezzato l’idea di partecipare alle competizioni europee nella stagione precedente. In estate salutano Padalino, richiamato dalle sirene nerazzurre dell’Inter, con cui non disputerà però nemmeno una presenza, e dopo tre stagioni, condite da 67 presenze in maglia rossoblu anche Giovanni Bia, tentato dall’esperienza in terra francese al Saint’Etienne. I due verranno rimpiazzati da Fresi e un giovanissimo Zaccardo, che arriva dallo Spezia. Dalla cintola in su, le partenze sono quelle di Maresca, che torna alla Juventus dopo un anno in prestito, Francisco Lima e Jonathan Binotto, oltre a Lulù Oliveira, lasciato andare dopo una stagione all’ombra delle due torri. Arriveranno Pecchia dal Napoli e Brighi dalla Juventus, oltre a Lamberto Zauli dal Vicenza, e Claudio Belucci dal Napoli.

BRESCIA

La sessione estiva di mercato dell’estate 2001, in casa rondinelle fa rima con rivoluzione. Partono, tra fine prestiti, cessioni e svincoli ben 17 giocatori, tra cui Filippo Galli, Bisoli, Pirlo, destinato al Milan, e lo storico attaccante Dario Hubner, che nei quattro anni precedenti era stato capace di segnare 85 reti tra A, B e Coppa Italia. Altrettanto notevole (e ovvio) il giro di valzer anche tra gli acquisti. Arrivano, tra gli altri Markus Schopp dallo Sturm Graz, Federico Giunti, Mario Stankevicius, Dario Dainelli dal Lecce e Andrea Caracciolo. Insieme a loro il compianto Vittorio Mero, e il giocatore all’epoca più pagato nella storia delle rondinelle, un giovanissimo Luca Toni, 24enne attaccante prelevato dal Vicenza. Ottima stagione quella delle Rondinelle, che ottengono una salvezza tranquilla, oltre ad arrivare in finale di Coppa Intertoto, dovendo spezzare il proprio sogno, solo dinnanzi al Psg di Ronaldinho e Okocha, trionfante nonostante i due pareggi.

CHIEVO VERONA

Anche in casa Chievo, dopo la prima storica promozione in Serie A, si assiste a un importante sliding doors. D’altronde la Serie A si sa, è un campionato totalmente differente, e bisogna essere assolutamente pronti ad affrontarlo. Sono tantissimi i giocatori in uscita e in entrata. Tra gli arrivi si segnalano quelli di Lupatelli dalla Roma, di Legrottaglie dal Modena, oltre a quello di Perrotta, in arrivo dal Bari.
In attacco arriva inoltre Marazzina dalla Reggina, oltre al compianto Mayele, arrivato dal Cagliari.
La stagione dei clivensi andrà ben oltre ogni aspettativa, con 54 punti in classifica, un quinto posto, che significa Coppa UEFA, e la qualificazione ai preliminari di Champions sfumata per un solo punto.

FIORENTINA

In casa Fiorentina, la rivoluzione è iniziata la stagione precedente con la cessione di Batistuta alla Roma, e a causa dei problemi economici della società gigliata, sono costretti ai saluti nell’estate 2001, Francesco Toldo, direzione Inter e Rui Costa, direzione sponda opposta di Milano. Salutano anche Repka, che si accasa al West Ham, e Bressan. Tra gli arrivi, in porta viene chiamato Manninger dall’Arsenal, nell’ardua impresa di sostituire Toldo. Gli altri colpi da segnalare arrivano da Bergamo: Maurizio Ganz, svincolato dopo l’esperienza atalantina, e il ritorno dal prestito di Mimmo Morfeo.
A gennaio, arriveranno dall’Inter Anselmo Robbiati e il giovane talento brasiliano Adriano, che proverà a trascinare in spalla la squadra, senza tuttavia riuscire a salvarla dalla retrocessione e dall’imminente e triste destino.

INTER

Quella dell’estate 2001 è una grande rivoluzione in casa Inter. Dopo una stagione conclusa al quinto posto, il grande obiettivo dichiarato è lo scudetto. Per farlo è necessario, secondo Moratti, stravolgere l’organico. Salutano, tra gli altri, Cauet, Blanc, Brocchi, Frey e Jugovic. Arrivano molti giocatori a rinforzare la squadra. Cristiano Zanetti, dopo lo scudetto alla Roma, Ventola, dopo l’avventura in terra orobica, torna alla base. A difendere la porta arriva Toldo, fresco del rifiuto al Parma. Poi arrivano Conceição dal Parma e Marco Materazzi, capitano del Perugia, oltre che Kallon dal Vicenza e il Maradona del Bosforo, Emre Belozoglu. Tra i giovani, spicca un giovane nigeriano, Obafemi Martins, prelevato dalla Reggiana, e il classico coniglio dal cilindro, pescato dal Flamengo. Un diciannovenne dalle ottime speranze e dall’enorme potenziale: Adriano Leite Ribeiro, che negli anni successivi prenderà, dalle parti di Milano, il soprannome di Imperatore.

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