I trenta portieri italiani più iconici degli anni ’90 – dedicato a Franco Mancini
10 Ottobre 2021
Valerio FIORI

I meno giovani, ma soprattutto i tifosi del Milan, lo ricordano come il terzo portiere più titolato degli ultimi anni, con in bacheca ben due Coppe dalle Grandi Orecchie col Diavolo, scendendo per giunta in campo una sola volta, nel 2003 contro il Piacenza, squadra di cui era titolare proprio prima del passaggio in rossonero nel 1999. Gli anni migliori in campo sono stati a cavallo delle esperienze alla Lazio e soprattutto al Cagliari, dove era padrone della porta nella leggendaria cavalcata dei sardi in Coppa UEFA nel 1994, fermata in semifinale solo dall’Inter.
Alberto FONTANA

Portiere vecchia scuola, poco avvezzo all’estetica ma molto efficace, durante gli anni di Cesena costrinse Sebastiano Rossi al ruolo di dodicesimo, sposando per quattro anni la causa cesenate, prima di passare al Bari, dove sarà il portiere titolare della prima esperienza di Eugenio Fascetti sulla panchina dei Galletti. Dopo la Puglia si sposterà in Lombardia tra Atalanta e Inter, prima delle ottime prove al Chievo Verona e al Palermo, con cui chiuderà la carriera.
Giovanni GALLI

Dopo nove anni come padrone della porta della Fiorentina arriva la chiamata del Milan, che lo promuove subito titolare nell’era sacchiana che culminerà con la vittoria di due Coppe dei Campioni. Nel 1990 è frenato da alcuni infortuni, ma sarà titolare nella gara di Vienna contro il Benfica, che lo vedrà assoluto protagonista del secondo trionfo rossonero consecutivo, respingendo al mittente le accuse di essere favorito da un quartetto di quattro grandi difensori. Dopo l’esperienza milanese abbraccerà la causa di Napoli, Parma, Torino e Lucchese.
Giuliano GIULIANI

Chiamato nel 1985 dai neocampioni d’Italia del Verona a sostituire Claudio Garella, si imporrà in Veneto come uno dei migliori estremi difensori del nostro paese, passando al Napoli di Maradona, dove ironia della sorte sostituirà ancora il partente Garella. All’ombra del Vesuvio due stagioni leggendarie per gli Azzurri, culminate coi trionfi in Coppa UEFA del 1989 e lo Scudetto del 1990. Chiuderà la carriera con l’Udinese.
Fabrizio LORIERI

Cresciuto nell’Inter, con cui non disputerà mai una presenza, si impone a Torino prima e poi ad Ascoli, dove nell’ultimo campionato disputato nelle Marche entra di diritto nella nostalgia: la Panini sceglie un’immagine di una sua spettacolare acrobazia come immagine di copertina, risultando l’unico portiere in solitaria a vantare un simile onore. Disputerà inoltre campionati di rilievo a Roma e Lecce.
Francesco MANCINI

I tifosi lo hanno sempre chiamato Franco, come un buon amico, e non lo hanno mai dimenticato neanche dopo la sua prematura dipartita. Leggenda del calcio pugliese, dove scriverà pagine importantissime in due capoluoghi di provincia: Foggia e Bari. Infatti è l’estremo difensore del Foggia dei Miracoli che stupì il mondo intero per la sua spettacolarità. Dopo nove stagioni da eroe coi Satanelli, intervallati da un anno alla Lazio, sposa la causa di un’altra grande pugliese: il Bari. Sarà il portiere più presente dell’epopea Fascetti, facendosi amare anche dal pubblico biancorosso.

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