I trenta terzini destri più forti degli ultimi trent’anni
7 Giugno 2020
20. Massimo Oddo
La Coppa Italia con la Lazio, i numerosi trofei con il Milan e la vittoria del Mondiale nel 2006, possiamo dire che la carriera di Massimo Oddo è stata davvero di assoluto livello. Figlio d’arte, il papà Francesco è stato calciatore ed allenatore, colleziona ben 29 reti in Serie A suddividendo il bottino con le maglie di Verona, Lazio e Milan.
19. Juliano BELLETTI
Il suo nome sopravvivrà in eterno nelle memorie dei tifosi del Barcellona dopo la rete nella finale di Champions League del 2006 a Saint-Denis che ha consentito ai Blaugrana di aggiudicarsi la Coppa dalle Grandi Orecchie contro l’Arsenal. Arriva in Europa nel 2002 per vestire la maglia del Villarreal dopo una lunga militanza nel São Paulo. Con la maglia del Submarino Amarillo vive due esperienze positive, tanto da suscitare proprio l’interesse dei catalani che lo mettono sotto contratto per affidargli la fascia destra. Il dualismo con Oleguer lo vede alternarsi regolarmente per il ruolo di terzino destro. Dopo l’esperienza spagnola firma per il Chelsea con cui disputa tre stagioni di buon livello, per poi tornare in Brasile e vestire la maglia della Fluminense. Con la maglia del Brasile si aggiudica la Coppa del Mondo del 2002, scendendo in campo in occasione della semifinale contro la Turchia.
18. PAULO Renato Rebocho FERREIRA
Giocatore completo. Alla bisogna, veniva impiegato anche sulla fascia opposta o al centro del reparto. Fedelissimo di José Mourinho, il terzino di Cascais ha legato le sue fortune sportive a quelle dello Special One che lo ha voluto con sé sia durante l’esperienza al Porto che in occasione del suo primo approdo al Chelsea. Raccoglie tutte le sue soddisfazioni a livello di club fra Dragões e Blues, con i quali vince due Champions League, due Europa League e cinque titoli nazionali complessivi: due con i portoghesi e tre con i londinesi. In Nazionale colleziona sessantadue presenze, sfiorando il titolo di Campione d’Europa durante Euro 2004.
17. Markus BABBEL
Una carriera costellata di successi quella del terzino tedesco. In Germania vince cinque scudetti, quattro con il Bayern Monaco e uno con lo Stoccarda a fine carriera, in Inghilterra invece è uno dei protagonisti del pieno di successi del Liverpool del 2001, compresa la Coppa UEFA – durante la cui finale realizza una rete contro il Deportivo Alaves – ed è fra i campioni d’Europa del 1996 con la maglia della Germania.
16. JORGINHO de Amorim Campos
Era il predecessore di Cafu con la maglia verdeoro del Brasile. E, anzi, Pendolino dovrebbe proprio ringraziare la cattiva stella di Jorginho che s’infortuna in occasione della finale contro l’Italia del 1994, spalancandogli, di fatto, le porte della titolarità. Ma anche con Jorginho, la Seleção ha avuto la fortuna di conoscere un buon terzino che, se non a livello dei mostri sacri di Djalma Santos e Carlos Alberto, ha comunque conferito certezza ai selezionatori, partecipando a due Mondiali. Dopo le ottime prestazioni con la maglia del Flamengo, è il Bayer Leverkusen a farsi avanti nel 1989, completando il suo acquisto. Tre ottime annate con le Aspirine ed il passaggio, necessario in terra teutonica, con la maglia del Bayern Monaco per la consacrazione definitiva. In Baviera è sempre titolare, ma il successo europeo latita. È così che, chiuse baracche e burattini, fa le valigie per approdare in Giappone – imitando i due colleghi di Nazionale, Dunga e Cesar Sampaio – e giocare con il Kashima Antlers. Fa ritorno a trentacinque anni in Brasile per godersi la meritata pensione tra São Paulo e Fluminense.
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