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I trenta terzini sinistri italiani che abbiamo avuto almeno una volta al Fantacalcio

2 Ottobre 2021

Emanuele PESARESI

Photo: Allsport UK – Allsport

Non fa registrare chissà quante presenze in Serie A, ma in ogni caso la sua carriera è degna di nota tra i terzini sinistri del nostro campionato. È con la Sampdoria che vive l’apice della sua carriera, in particolare nella stagione 1996-97. Nel 2002-03 fa parte della rosa del Chievo Verona di Del Neri (sette presenze), mentre in precedenza era stato acquistato dalla Lazio. È in panchina quando i biancocelesti vincono la finale di Supercoppa italiana contro l’Inter e prima di arrivare ai clivensi, fu girato in prestito al Benfica. Gioca, infine, anche 6 partite in Europa: tre in Champions con la Lazio e tre in Intertoto con la Samp.

Alessandro AGOSTINI

Una certezza sull’Isola e non solo. Toscano (fiorentino) di nascita, ma sardo di adozione, Agostini non segna mai in Serie A, ma diventa con gli anni un riferimento assoluto sulla corsia sinistra rossoblù, dopo le esperienze (condite da poche presenze) con Empoli e Fiorentina. Con il Cagliari dal 2004-05 al 2011-12, saranno 266 le presenze a cui si aggiungeranno le altre sessanta di fine carriera al Verona.  Dal 2016-17 torna a Cagliari ed inizia il suo percorso come allenatore delle giovanili fino ad arrivare dal 2020 alla guida della squadra Primavera.

Alessandro PISTONE

Se si parla di Serie A, di terzini sinistri, e volendo, aggiungiamoci anche talento inespresso, non si può non finire a parlare di Alessandro Pistone. A vent’anni, fu preferito a Roberto Carlos dall’Inter, ma la sua carriera fu caratterizzata negativamente dai tanti infortuni che forse, anzi, sicuramente, hanno disfatto i piani estivi dei fanta-allenatori che puntavano su di lui e sul suo talento. Dopo l’esordio in A col Vicenza passa all’Inter dove rimane per due annate, ma si era già fatto conoscere in Italia con la maglia dell’Under 21, vittoriosa nell’Europeo del 1996 (ai rigori contro la Spagna). C’è la sua firma dato che segnò anche uno dei tiri dal dischetto. La sua carriera è proseguita poi nel Venezia, ma anche in Inghilterra con Newcastle United e soprattutto Everton.

Archimede MORLEO

Una certezza nel Bologna, una certezza al Fantacalcio, dove tra l’altro risulta prezioso in termini di assist. Archimede Morleo è un esempio di grande forza di volontà, del non arrendersi mai e del grande intento di andarsi a prendere ciò per cui si è lottato tanto in allenamento. Terzino sinistro operaio, che sapeva alternare benissimo le due fasi. La sua carriera inizia in C1 con Carrarese e Sora e prosegue con Cisco Roma e Catanzaro in C2, Crotone in Prima Divisione e poi in B prima di approdare al Dall’Ara a ventisette anni dove giocherà sette stagioni, sei delle quali in A.

Mauro MILANESE

Fisico possente, abile nel gioco aereo, ma non per questo meno agile per garantire copertura sull’out mancino. Mauro Milanese arriva in A con la maglia della Cremonese e prosegue con Torino e Napoli, mettendo a referto 97 presenze nel suo primo triennio. Nel ’97-’98 passa al Parma e poi all’Inter, in un biennio dove pur giocando poche gare in campionato, disputa anche quattro presenze complessive tra i ducali ed i nerazzurri in Champions. Nel 1999-00 arriva al Perugia dove rimarrà per quattro stagioni di fila, risultando tra i più utilizzati da Mazzone prima e Serse Cosmi poi. Trova anche i gol (come accaduto a Napoli ed a Milano), gioca anche tre edizioni dell’Intertoto con i grifoni, con i quali disputerà la sua ultima stagione nella Serie B 2004-05 che si concluse amaramente per gli umbri di Colantuono (finale play-off persa col Torino, ndr) e dopo della quale Milanese andò in Scozia, sponda Queens Park Rangers.

Andrea SUSSI

Sinistro esplosivo a cui spesso venivano affidati anche i calci di punizione. Andrea Sussi sa coprire e ripartire nella sua zona di competenza. Non arrivano tanti bonus, ma è un giocatore di sicuro affidamento, con tante presenze alle spalle tra Serie B e Serie A. Nel massimo campionato, dopo avere esordito con il Perugia, Intertoto compresa, approda al Brescia nel 2000-01. Si trattava dello stesso anno di Guardiola, con Mazzone in panchina e con Baggio e Toni tra gli altri in squadra, proprio nella stagione in cui le Rondinelle arrivarono in finale della stessa Intertoto. La sua carriera in A proseguirà con Ancona e Bologna. Nel 1998-99 è tra i protagonisti della storica promozione in A della Reggina, squadra in cui inizierà anche la carriera di allenatore, come vice di Nevio Orlandi. Oggi all’Arezzo, nel settore giovanile, con cui ha vinto la prima.

Paolo DE CEGLIE

Enfant prodige delle giovanili della Juventus, De Ceglie non impiega troppo tempo per farsi apprezzare e per rientrare anche lui di diritto, tra i calciatori che al Fanta possono dare le giuste certezze. Dopo il triplete con la Primavera juventina tra il 2005 ed il 2007, condito dal prestigioso Torneo di Viareggio, De Ceglie viene lanciato in prima squadra nella stagione della Serie B, nella quale i bianconeri ottennero subito la promozione ed il ritorno in A. L’anno successivo De Ceglie venne ceduto al Siena con cui esordisce nel massimo campionato, prima di fare ritorno alla Juve con la quale tra il 2008 ed il 2015 vince tre Scudetti, tre Coppe Italia ed una Supercoppa, giocando anche la Champions League e la Coppa UEFA (Europa League). Spinta, bonus, assist ed anche gol che arriveranno nelle successive esperienze di De Ceglie tra Genoa e Parma alle quali seguirà una stagione poco esaltante all’Olympique Marsiglia. Non vanno neppure dimenticate le esperienze in Azzurro, in Under 21 e in Under 20 (vince il Quattro Nazioni). 

Alessandro DAL CANTO

Photo: Matthew Ashton – Empics – Getty Images

Poche stagioni in Serie A, seppur complessivamente per un totale di cento presenze, su Alessandro Dal Canto ci si poteva puntare tranquillamente. In particolare, nelle sue due stagioni disputate in A con il Venezia e poi con Bologna e Vicenza. Ancora prima, agli inizi della carriera, giocò a Torino con la Juventus, squadra nella quale è cresciuto calcisticamente, ed indossò anche la maglia granata nel 1995-96.

Cristiano DEL GROSSO

Giocatore ancora in attività nella Casertana, Del Grosso inizia la sua carriera nel Giulianova sotto la guida di Marco Giampaolo, che sarà decisivo per la sua consacrazione che avverrà dal 2008 al 2013 al Siena. Del Grosso è un terzino di spinta, che sa arrivare bene anche al cross in area, garantendo al contempo copertura in fase di non possesso. Prima di approdare al Siena ha giocato due stagioni al Cagliari, dopo del Siena invece tre stagioni all’Atalanta, dove arrivato all’apice della sua maturità calcistica.