Privacy Policy I venti marcatori più giovani in Serie A dal 1980 al 2010, il primo si chiama "Renatino" - Pagina 2 di 4

I venti marcatori più giovani in Serie A dal 1980 al 2010, il primo si chiama “Renatino”

19 Dicembre 2021

Domenico MORFEO (18 anni, 1 mese e 25 giorni)

Dopo sei anni in massima serie, l’Atalanta torna mestamente in Serie B al termine della stagione 1993-94. Anche in un’annata così sfortunata, la compagine orobica trova comunque il modo di lenire il dolore grazie alla scoperta di un giovane fantasista dalla classe sopraffina: Mimmo Morfeo. Il trequartista classe 1976, dopo aver esordito nel dicembre 1993 nella vittoria casalinga contro il Genoa, inizia infatti a giocare con continuità a fine anno, quando la situazione è ormai compromessa, regalando giocate e gol. Le sue prime marcature in Serie A arrivano nella sconfitta contro il Lecce alla ventisettesima giornata. Sotto per 3-1, Prandelli decide di gettarlo nella mischia al 75’ minuto. Prese le misure, Morfeo nel giro di sei minuti realizza una grande doppietta che manda in estasi il popolo nerazzurro, prima che la rete di Ayew fissi il risultato finale sul 4-3 per i salentini.

Alberto PALOSCHI (18 anni, 1 mese e 6 giorni)

Quando nel febbraio del 2008 Paloschi viene precettato da Carlo Ancelotti alla vigilia di Milan-Siena, sono in pochi a credere in un suo debutto. I rossoneri sono in emergenza infortuni, ma nulla fa pensare che il tecnico emiliano possa gettarlo nella mischia. Invece al 63’ minuto le formazioni sono ancora inchiodate sullo 0-0. Ancelotti decide così di servirsi dell’attaccante classe 1990 per cercare di risolvere la contesa. Passano appena diciotto secondi e Seedorf lancia in profondità il ragazzo, che scatta, si coordina e di destro al volo fredda Manninger per il vantaggio rossonero. San Siro esplode, mentre Ancelotti viene inquadrato in panchina tra il commosso e il divertito. I paragoni si sprecano, in tanti preannunciano a Paloschi una grande carriera. Ma le attese non saranno del tutto mantenute; dopo un paio di buone stagioni tra Parma e Chievo Verona, l’attaccante bresciano inizia infatti una lenta discesa che lo porta lontano dai grandi palcoscenici.

Luigi DELLA ROCCA (18 anni e 27 giorni)

Prodotto del vivaio del Bologna, Della Rocca comincia la sua avventura tra i “grandi” nella stagione 2000-01 non ancora maggiorenne. Il primo gol in Serie A arriva invece alla terza stagione tra i professionisti, ed è subito un gol importante. Alla quarta giornata, nel derby contro il Piacenza, Della Rocca subentra infatti nel primo tempo al posto dell’infortunato Cruz e nella ripresa segna la rete che decide la contesa. Sarà però una gioia effimera, nelle successive stagioni l’attaccante pugliese non trova infatti quasi mai la via della rete, nonostante i continui cambi di maglia e la discesa nelle categorie inferiori.

Giuseppe BERGOMI (18 anni e 19 giorni)

Autentica bandiera interista, lo Zio ha timbrato il primo dei suoi ventotto gol con la maglia nerazzurra nella stagione 1981-82, la prima da titolare indiscusso nella compagine meneghina. La marcatura arriva alla sedicesima giornata nella sfida tra Ascoli e Inter. Al Cino e Lillo Del Duca, dopo un primo tempo a reti inviolate, i nerazzurri vengono colpiti due volte dalle zampate di Pircher e si ritrovano così sotto per 2-0 al settantesimo minuto. Dopo il gol di Bagni che accorcia le distanze, a regalare la rete del pari è proprio Bergomi, che al novantesimo con una sortita offensiva batte Brini e fissa il risultato sul 2-2 finale.

Fernando Martin FORESTIERI (17 anni, 11 mesi e 29 giorni)

Talento precoce, Forestieri esordisce a sedici anni in Serie B con il Genoa segnando anche la sua prima rete tra i professionisti (sconfitta per 2-1 contro il Pescara). Per il primo gol in massima serie deve invece aspettare un anno. Acquistato in comproprietà dal Siena, il fantasista classe 1990 trova la via della rete alla diciottesima giornata, nel match casalingo contro l’Inter. Sotto per 3-1, Beretta decide di affidarsi a lui per cercare di risalire la corrente, ma il gol di Forestieri arriva troppo tardi, in pieno recupero, risultando utile solo per le statistiche. Dopo un paio di esperienze tra Spagna e Italia e una lunga militanza in Inghilterra con le maglie di Watford e Sheffield Wednesday, Forestieri attualmente veste la maglia dell’Udinese.

Emanuele CALAIÒ (17 anni, 11 mesi e 29 giorni)

Cresciuto nelle giovanili del Torino, Calaiò si presenta subito al pubblico granata con un gol. La partita in questione è il match dell’Epifania del 2000 tra Reggina e Torino. Sotto di una rete, Mondonico nella ripresa getta nella mischia il giovane attaccante della primavera per fare coppia con Ferrante, il bomber della squadra. Passano dieci minuti e sugli sviluppi di un corner Calaiò si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol del pareggio. Sarebbe una grande debutto per l’Arciere, peccato che Kallon al novantesimo segni il gol vittoria per i calabresi. Poco male, l’attaccante campano si consolerà con un’ottima carriera, diventando un idolo di piazze importanti come Napoli, Siena e Parma.