Il 1976 è decisamente l’anno che ha regalato più campioni al mondo del calcio
26 Settembre 2021
16. Ivan Ramiro CORDOBA

Chi l’avrebbe mai immaginato che quel ragazzo colombiano, giunto a Milano nel freddo gennaio del 2000 avrebbe scritto le pagine più belle della storia recente dell’Inter? Forse neanche lui. Sbarcato in Europa dopo le ottime impressioni destate con il San Lorenzo de Almagro, Cordoba si è subito guadagnato i galloni da titolare in nerazzurro. E per dodici anni non li ha mai più lasciati. Incredibili la sua forza ed il suo stacco di testa – che gli hanno consentito di andare varie volte a rete – insieme alla duttilità tattica che gli ha consentito di ricoprire praticamente tutti i ruoli difensivi.
15. Nwankwo KANU

Chissà se non avesse avuto quel cuore un po’ così dove sarebbe arrivato Nwankwo Kanu. Il ragazzo di Owerri, in Nigeria, si è reso protagonista di pagine indelebili nella storia del calcio. Sebbene con le squadre di club si sia tolto moltissime soddisfazioni – sia sportive che umane, dopo l’esperienza interista – forse il suo più grande capolavoro l’ha compiuto a vent’anni, portando la sua Nigeria a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1996. Durante la carriera ha fatto parte dell’Ajax vincitore della Champions League 1995, dell’Arsenal degli Invincibles nonché del Portsmouth che alzò al cielo la FA Cup 2008 grazie alla sua rete in finale con il Cardiff City.
14. EMERSON Ferreira da Rosa

Impossibile non affibbiargli il soprannome di Puma dopo averlo visto con quale rapidità e maestria si muoveva in campo. Ed Emerson ne ha fatto un tratto distinguibile, difficilmente riproducibile, che gli hanno consentito di ergersi come uno dei più completi ed insostituibili al mondo nel suo ruolo. Nel suo palmares manca soltanto la Coppa del Mondo del 2002, saltata per un infortunio occorsogli in allenamento mentre faceva il portiere. Forse il suo più grande rammarico, ampiamente compensato dai successi raccolti in carriera con le maglie di Bayer Leverkusen, Roma, Juventus, Real Madrid e Milan.
13. GILBERTO SILVA Aparecido

Ci abbiamo pensato tanto, ma forse quel che ci ha convinto nel farlo precedere in classifica rispetto al suo collega di reparto Emerson è stata proprio quella Coppa del Mondo che lo ha visto impegnato in Giappone e Corea del Sud nel 2002. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Gilberto Silva sarebbe stato in grado di non far rimpiangere Emerson. E col doppio peso sulle spalle di dimostrare di valere tanto se non quanto il Puma, il mediano di Lagoa da Prata ha stupito i suoi stessi connazionali. Le ottime prestazioni convinsero Wenger a chiamarlo nel suo Arsenal, con cui ha disputato sei stagioni piene di successi.

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