Il 1976 è decisamente l’anno che ha regalato più campioni al mondo del calcio
26 Settembre 2021
8. Ruud VAN NISTELROOIJ

Il suo nome, scandito con forza dall’Old Trafford ogni volta che mandava la palla in fondo al sacco, è diventato un vero simbolo della sua epoca. Tanto potente quanto elegante, Ruud van Nistelrooij è stato forse il centravanti più forte del mondo per alcuni anni, specie quando vestiva la maglia del Manchester United. È stato il più veloce nella storia dei Red Devils a raggiungere quota cento reti in campionato. Un risultato ancor più importante, specie dopo il gravissimo infortunio che ha tardato il suo ingaggio di un anno dal PSV Eindhoven, di cui era trascinatore. Dopo i Mondiali del 2006 è passato al Real Madrid, vincendo subito il titolo di Pichichi con venticinque reti.
7. Michael BALLACK

Michael non è stato solo il simbolo di una Nazionale, ma di una nazione intera. Nei primi anni del 2000 la sua popolarità era quasi alla pari con quella di Michael Schumacher. Non certo il primo arrivato. E come poteva essere altrimenti? Il suo profilo è stato l’emblema della rinascita del calcio teutonico, di cui ha impersonificato tutte le peculiarità: solidità, concretezza ed una incredibile indole da trascinatore. Nonostante la sua carriera sia piena di successi di squadra e personali, raccolti con le maglie di Bayer Leverkusen, Bayern Monaco e Chelsea, il soprannome a noi più dolce – e Michael ci perdonerà – è quello di Eterno Secondo. E lo circostanziamo al 2006. Sebbene siano diversi gli episodi che l’hanno visto protagonista di un destino, talvolta, eccessivamente beffardo.
6. Patrick VIEIRA

Mondiali, Europei, Scudetti, Premier League. Difficile trovare spazio sulla bacheca di Patrick Vieira, uno dei centrocampisti più forti e più tecnici della sua generazione. Nasce in Senegal, ma cresce in Francia, dove si forma come uno degli interpreti migliori nel suo ruolo, nonostante la giovanissima età. Si guadagna subito il soprannome di La Piovra ed è proprio per questo che il Milan lo acquista giovanissimo dal Cannes. In Italia non riesce a sfondare e nel 1996 l’Arsenal lo vuole a sé. Le cure di mister Wenger lo fanno crescere esponenzialmente: i Gunners si affidano a lui per dettare i tempi e trovare equilibrio. Diventa uno degli eroi degli Invicibili e nel 2005 torna in Italia, stavolta alla Juventus. Dopo i Mondiali opta per l’Inter, con cui vince altri titoli da protagonista, prima di chiudere la sua carriera al Manchester City.
5. Clarence SEEDORF

L’olandese è l’unico calciatore al mondo ad aver vinto quattro Champions League e con tre squadre diverse: Ajax, Real Madrid e Milan. Con il Diavolo si è addirittura concesso il bis, distinguendosi per la sua grande duttilità d’interpretazione in numerosi ruoli. Negli anni, i tecnici lo hanno schierato praticamente in ogni ruolo a centrocampo e l’olandese ha sempre garantito un altissimo rendimento. Fra le specialità della casa, il tiro potente e preciso: lo ricordano i tifosi dell’Atletico Madrid e dell’Inter che, in altrettanti derby hanno saggiato le sue qualità balistiche dalla lunghissima distanza.

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