Il 2004 del Perugia è a dir poco clamoroso: la rosa per risalire in A era piena di idoli del Fantacalcio
10 Dicembre 2021
11. Jehad MUNTASSER

Nato in Libia, cresce in Italia, meritandosi la chiamata del settore giovanile dell’Atalanta. Nel 1997 la chiamata che non t’aspetti da parte dell’Arsenal di Arsene Wenger. Nessuna presenza in Premier League, ma qualche minuto in FA Cup. Quando rientra in Italia, non gioca e allora ecco che le prime apparizioni risalgono al 2000 con la Viterbese. Catania, L’Aquila e Triestina prima dell’avvento al Perugia (quindici presenze e zero reti). L’anno successivo, 2005-06 vince la B con il Treviso e quello dopo ancora debutta in A col club della Marca.
13. Jaroslav SEDIVEC

Attaccante ceco dotato di buona tecnica, muove i primi passi in Italia nel Catania. Dopo l’annata di Perugia (trentacinque presenze e sei gol), a due anni ancora di B a Crotone (tredici reti in tutto), uno e mezzo di Triestina e uno di Mantova. Scende poi in Prima Divisione sia con la Salernitana che con la Feralpi Salò. Attualmente ricopre il ruolo di responsabile degli osservatori del Vicenza, che naviga nei bassifondi della cadetteria.
14. Nicola DILISO

Quattro anni di Bisceglie, con l’esordio nel 1992 in C2, la C1 col Giulianova e quindi il debutto in B con la Reggina nel campionato 1997-98. Tra il 1999 e il 2003 gioca in A con Vicenza, Cagliari ed Hellas Verona. A Perugia (dopo aver messo insieme trentaquattro presenze l’annata precedente a Catania), solo nella stagione che stiamo analizzando, lascia già a gennaio 2005 per passare al Catanzaro. Prosegue la carriera al Pescara (2005-06, in B), Martina Franca in C1, prima degli ultimi due anni da professionista (2007-2009) ancora al Pescara.
15. Fabrizio RAVANELLI

Perugino doc, dal Perugia al Perugia per Penna Bianca nell’arco di diciannove anni di onorata carriera. Col Grifo inizialmente in C2, campionato che vince nel 1987-88 realizzando ventitré reti, mentre sono tredici quelle messa a segno in C1 nel campionato successivo. Debutta in B con l’Avellino nel 1989, ma il vero punto di svolta arriva nel biennio in cui veste la maglia della Reggiana, portando i granata per la prima volta nella loro storia in A. La Juventus lo fa suo nell’estate 1992: in bianconero quattro anni, sublimati dalla rete nella finale di Champions League di Roma contro l’Ajax. La rete da posizione impossibile da il vantaggio alla Juve di Marcello Lippi che poi trionferà ai rigori.Dopo Middlesbrough, Lazio, Olympique Marsiglia e Dundee, ritorna all’ovile. Segna sei reti da gennaio a giugno 2004 ma non bastano al Perugia per evitare la B (spareggio perso con la Fiorentina), e nella cadetteria 2004-05 va in gol per tre volte chiudendo ad un passo da una nuova promozione una scintillante carriera.
16. Andrea BERNINI

Sangiovannese e Montevarchi sono la sua gavetta, con la Reggina esordisce in A e gioca due campionati di massima serie proprio con gli amaranto. segnando anche due reti nello stesso incontro in un Reggina-Parma 2-0 ad un certo Gianluigi Buffon della stagione 2000-01). Successivamente passa alla Sampdoria, dove resta per due stagioni in Serie B, conquistando nel 2002-03 la promozione in Serie A, che tuttavia non gli vale la conferma per la stagione successiva. Passa quindi al Napoli e poi al Perugia. Nel 2005 è l’unico giocatore a rimanere nella società umbra dopo il fallimento, e dalla stagione 2005-06, per tre stagioni, fu il capitano del Perugia, in Serie C1. Nell’ultima stagione umbra trova talmente poco spazio, che a gennaio lascia per passare al Lecco.

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