Il Bari di Barreto e Almiron che sembrava inarrestabile
7 Novembre 2021
5. Andrea MASIELLO (38 presenze, 2 gol)

Prodotto del vivaio della Lucchese, il Thuram bianco contribuisce fattivamente alla vittoria della Serie B 2008-09 ed alla conseguente promozione ed è uno dei capisaldi anche nella stagione seguente in massima serie. Purtroppo sulla sua testa pende la spada di Damocle dell’autogol nel derby col Lecce del 2011, frutto di note combine.
6. José Ignacio CASTILLO (15 presenze, 3 gol)

L’attaccante di Buenos Aires con la Puglia nel cuore (giocherà a Brindisi, Nardò, Gallipoli, Lecce e Bari) arriva nel capoluogo a gennaio 2010 dalla Fiorentina, voluto da Ventura che lo ha già allenato al Pisa. Nacho darà un buon contributo, spesso da subentrante a Meggiorini o Barreto. Otterrà la cittadinanza italiana (e pugliese) a gennaio 2011.
7. Emanuel Benito RIVAS (19 presenze, 3 gol)

Esterno sinistro di centrocampo che può giocare anche a destra, Manuelito si fa apprezzare per la sua velocità e la capacità di saltare l’uomo. Spina nel fianco per le difese avversarie, l’argentino si mette in luce già con Conte in Serie B riconfermandosi a buoni livelli in Serie A. La traversa contro l’Inter gli nega il gol all’esordio nella massima serie.
8. Filippo ANTONELLI AGOMERI (5 presenze, 0 gol)

Dopo l’ottimo campionato con la Triestina da parte del cursore di fascia abruzzese, mister Ventura ne suggerisce l’acquisto a parametro zero. Nonostante le molte aspettative, Antonelli Agomeri non fa breccia nel cuore del tecnico che, dopo cinque presenze complessive fra campionato e coppa, dà il suo placet per la cessione al Torino per avere in cambio Marco Pisano.
8. Andras GOSZTONYI (2 presenze, 0 gol)

Il centrocampista magiaro viene prelevato in prestito durante la sessione invernale di calciomercato dall’MTK Budapest. Ha venti anni e Andras non sembra pronto per il campionato italiano, tant’è che Ventura lo impiega solo in due occasioni, nelle infruttuose trasferte contro il Siena e la Juventus per trentuno minuti complessivi. A fine anno non viene riscattato e, quindi, fa ritorno in Ungheria.
9. Daniele DE VEZZE (10 presenze, 0 gol)

Cresciuto nel vivaio Roma, De Vezze arriva a Bari nel 2008 dal Livorno retrocesso. È il titolare nel centrocampo della squadra che Conte guida alla promozione. Molto meno impiegato da Ventura in Serie A, lascerà la Puglia per accasarsi al Torino. Tornerà nel capoluogo barese per giocare per squadre minori, come United Sly e Fesca Bari.
10. Paulo Vitor BARRETO (31 presenze, 14 gol)

L’attaccante brasiliano è il cannoniere dei biancorossi. I suoi ventitré gol tra i cadetti sono determinanti per la promozione ed in Seire A non sarà da meno. Con la sua rapidità e la sua tecnica, è il pericolo pubblico numero uno per le difese avversarie. A Bari, con Conte e Ventura, vive le sue stagioni migliori. Tornerà nel nord-est, dove la sua carriera ebbe inizio.
11. Vladimir KOMAN (17 presenze, 2 gol)

L’ucraino naturalizzato ungherese arriva a Bari giovanissimo, in prestito dalla Samp. Esterno destro di centrocampo che può muoversi anche da trequartista, segnerà con i galletti la sua prima rete in Serie A (nel 4-2 contro il Palermo) e sarà prezioso nella turnazione degli esterni di Ventura. A stagione conclusa, tornerà a casa base sotto la Lanterna. Vanta ben due bronzi con le nazionali giovanili magiare: una negli Europei Under 19 di Repubblica Ceca 2008 e l’altro nei Mondiali Under 20 di Egitto 2009.
13. Andrea RANOCCHIA (17 presenze, 2 gol)

Ranocchia è dei pezzi più pregiati della compagine barese. Il difensore, in prestito dal Genoa, si distingue per le doti fisiche e la classe mostrata nei suoi interventi. Tra lui e Bonucci, “quello buono” sembra assolutamente Ranocchia, ma un grave infortunio al ginocchio a gennaio lo costringerà a terminare la stagione anzitempo. Ciononostante, riesce a convincere l’Inter che, dopo averne saggiato l’effettivo recupero, lo acquista nel gennaio 2011.

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