Privacy Policy Il nuovo Del Piero e la rosa della primavera bianconera che dominò il torneo di Viareggio 2003 - Pagina 2 di 6

Il nuovo Del Piero e la rosa della primavera bianconera che dominò il torneo di Viareggio 2003

22 Novembre 2021

DIFENSORI

Frantz BERTIN

Il nazionale haitiano (43 presenze ed 1 gol con la sua selezione) non gioca neanche un minuto in bianconero. Gira in lungo ed in largo l’Europa, con l’esperienza più rilevante spesa nella squadra B dei colchoneros di Madrid. Dopo 6-7 stagioni nei campionati greci, chiude la sua carriera nel Mumbay City nel 2016.

Giovanni BARTOLUCCI

A seguito della retrocessione della Fiorentina (con cui esordisce in prima squadra nel 2001, con il Mancio in panca), il difensore aretino si accasa alla Juventus Primavera con cui vincerà i due Viareggio del 2003 e del 2004. Per lui anche un gettone con i grandi, in finale di Coppa Italia. Dopo, gioca in Serie B con il Crotone (ritrovando Gasperini) ed in Serie C1, con Pisa e Torres. Fa tutta la trafila con le nazionali giovanili, dall’U15 all’U20, con più di 20 presenze. Si ritirerà nel 2016, dopo due stagione allo Scandicci.

Massimo BORLA TRIDON

Nato a Lanzo, sobborgo torinese, il difensore col cognome da anteguerra è una vera e propria meteora. Si guadagna gli onori della cronaca per un gol (probabilmente l’unico tra i professionisti) in un tutt’altro che memorabile Mathi Lanzese-Brandizzo del 2013-2014, in promozione.

Mattia CASSANI

Uno dei pezzi pregiati a disposizione del Gasp, il terzino destro di Borgomanero esordirà con la Juventus di Lippi in Champions, nel 2002. Dopo 3 ottimi anni in B con il Verona, lo Zambrotta della cadetteria si trasferirà in Sicilia: col Palermo vivrà la sua parentesi calcistica più luminosa, tanto da guadagnarsi anche la nazionale maggiore. Si ritira nel 2018, dopo due anni in B con il Bari.

Daniele GASTALDELLO


Altro pezzo da 90 della rosa, il centrale veneto non esordirà mai in bianconero. Questo non gli precluderà una buona carriera: alla Sampdoria (dove rimane dal 2007 al 2015) raggiunge i preliminari di Champions, con il Bologna è protagonista della promozione del 2015. Chiude a Brescia, dove inizia la sua seconda vita da collaboratore tecnico. Giocatore di grande carisma, spesso con la fascia di capitano al braccio.