Il record dell’Ancona 2003-04: aveva 48 giocatori in rosa, ve li ricordate tutti?
10 Aprile 2022
27. Cristian BUCCHI

Metabolizzata la tragedia personale che l’ha tenuto lontano dai campi per diverso tempo, il suo arrivo ad Ancona è una delle rarissime notizie positive che si registrano quell’anno all’ombra del Conero. Eredita da Hubner la maglia numero 27 ed il suo impatto con Galeone in panchina è davvero esaltante. Riesce a trovare la via del gol in ben cinque occasioni, mettendo la firma nel 3-2 con cui l’Ancona spezza la serie negativa di ventisette partite consecutive senza vittorie.
28. Luciano ZAVAGNO

L’argentino arriva ad Ancona dopo le esperienze in Francia e in Inghilterra rispettivamente con le maglie di Troyes e Derby County. Fa valere le sue qualità propulsive, coniugando una buona tecnica e buone capacità difensive. Tuttavia, dopo soli otto gettoni, la sua stagione s’interrompe bruscamente per un bruttissimo infortunio che lo tiene a lungo lontano dai campi. Tornerà allo Stadio del Conero nel 2009, dopo aver vestito anche le maglie di Catania e Pisa.
29. Vincenzo SOMMESE

Il suo unico gol stagionale vale i tre punti nel match interno contro l’Empoli. È l’unico acuto di una stagione comunque vissuta da protagonista – nel bene e nel male – con la maglia biancorossa. L’esterno di centrocampo è uno degli elementi più utilizzati dai tre allenatori che si sono alternati alla guida dei Dorici, secondo soltanto a Milanese, con ventisei presenze. Saranno le sue ultime in Serie A.
31. Sergio MARCON

Dopo l’addio di Scarpi, la dirigenza vorrebbe affidare la maglia da titolare allo svedese Hedman. Tuttavia, lo scandinavo non è nel suo miglior periodo di forma ed è facile per Marcon superarlo nelle gerarchie. Scende in campo per diciotto volte ma sono ben quaranta i palloni che deve raccogliere in fondo al sacco: il portiere fa quel che può per sopperire alle mancanze di una difesa colabrodo, ma quando è troppo, è troppo.
32. Massimiliano GIACOBBO

Il centrocampista è rientrato dal prestito al Messina e sa bene di non poter ambire a ricoprire un posto da titolare. Infatti, per Giacobbo si aprono le porte del rettangolo verde soltanto in quattro occasioni. È Galeone a schierarlo titolare per tre volte nelle sfide perse con Sampdoria, Lazio e Chievo Verona. Dopo il fallimento del sodalizio marchigiano, Massimiliano fa ritorno nella sua Cittadella, dove chiude la carriera nel 2007 a trentatré anni.
33. Pietro PARENTE

La sua faccia spaurita durante il celeberrimo battibecco con Stam rappresenta l’emblema di un’intera stagione, quasi impotente dinanzi alla grinta degli avversari. E se anche uno con il suo temperamento non riesce a dar la spinta alla sua squadra, beh, c’è poco da fare. Il pugliese non lascia praticamente altre tracce durante la sua esperienza con la maglia dei Dorici in Serie A dopo ottime annate vissute a cavallo del millennio. A gennaio viene ceduto al Venezia in Serie B.

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