Privacy Policy Il Valencia sul tetto della Spagna: il trionfo firmato da un esordiente vincente - Pagina 6 di 6

Il Valencia sul tetto della Spagna: il trionfo firmato da un esordiente vincente

6 Aprile 2022

23. CURRO TORRES Ruiz

Photo: Steve Mitchell – Empics – Getty Images

Terzino destro originario di Granada ma tedesco di nascita dopo essere cresciuto nel Gramenet passa al Valencia, facendosi le classiche ossa con la squadra B. Viene mandato in prestito al Recreativo Huelva e soprattutto al Tenerife, dove di fatto darà la svolta alla sua carriera. La squadra delle Canarie allenata da Rafa Benitez centra un fantastico terzo posto che vale la promozione nella Liga. Nella stagione successiva Rafa passa sulla panchina del Valencia portandosi dietro il suo fedele terzino che già nella prima stagione si rivelerà un titolare fisso nel Valencia campione di Spagna. Torres partecipa anche al Mondiale nippo-coreano giocando la partita contro il Sudafrica. Un mondiale che ancora oggi per la spedizione spagnola grida vendetta

24. Miguel Angel Ferrer MISTA

Photo: Adam Davy – Empics – Getty Images

L’attaccante arriva a Valencia su esplicita richiesta di Rafa Benitez che lo ha avuto con sé al Tenerife, così come Curro Torres e Luis Garcia che, però, è di proprietà del Barcellona. L’arrivo di Mista è visto di buon occhio principalmente dal suo tecnico, mentre tutti aspettano di vedere Salva ripetere le imprese del Vicente Calderon. E mentre in molti storcono il muso per le spesso impalpabili prestazioni del collega, Mista si fa sempre più spazio, prima subentrando e poi rappresentando la prima scelta al centro dell’attacco. Mista rimarrà al Mestalla fino al 2006, segnando complessivamente quaranta gol in campionato.

31. David NAVARRO

Photo: José Jordan – AFP – Getty Images

A proposito di tafferugli in campo, lui, David Navarro, a differenza di Marchena sarà ricordato soprattutto per quella rissa del marzo del 2007 nel post Valencia – Inter di Champions League. Un pugno sferrato in pieno volto a Burdisso che stava cercando di non cadere nelle provocazioni di Marchena e Joaqun, ma che di fatto scatenò l’inferno dopo il fischio finale dell’arbitro Stark. Un gesto di cui lo Navarro si pentì subito ma che gli valse la bellezza di cinque mesi di squalifica da tutte le competizioni. A Valencia ha sempre giocato poco e nonostante la vittoria di un campionato e di due coppe non è mai riuscito ad imporsi. Maiorca, Levante e Alcorcon ma anche Svizzera con il Neuchâtel le altre tappe di una carriera che verrà ricordata più per quel pugno che per altro. Un autogol che per sua stessa ammissione ha danneggiato in primis sé stesso.

33. Alejandro CASTRO JANDRO

Uno di quei ragazzi giovani, che si affacciano timidamente nel calcio che conta. Una delle nuove leve del Valencia di Rafa Benitez campione di Spagna. Prodotto del vivaio valenziano aveva già masticato aria di Liga, testato da Claudio Ranieri che gli concesse trentatré minuti fra Tenerife e Villarreal. Sempre contro il Villarreal, ma stavolta con Benitez in panchina, la possibilità di scendere in campo per una manciata di minuti al posto di Rufete, nell’unica chance della stagione che gli permette di essere campione di Spagna. Nato trequartista ma adattabile a qualsiasi zona del centrocampo e soprattutto dell’attacco dove era libero di spaziare e di reiventarsi esterno offensivo e seconda punta a seconda delle esigenze di squadra. Nella Liga ha giocato anche con Celta Vigo e Deportivo Alaves, ma è prevalentemente nella Segunda Division che ha dimostrato di saper fare la differenza.

34. Javier GARRIDO RAMIREZ

Valenciano doc. Difensore che ha fatto tutte la trafila della cantera del Valencia fino all’approdo in prima squadra. La forte concorrenza e una serie infinita di infortuni non gli hanno mai permesso di affermarsi come desiderava, relegandolo quasi esclusivamente ad un ruolo da comprimario. Nel primo trionfo in Liga dei ragazzi di Benitez, riesce ad esordire contro il Celta Vigo, poi viene mandato in prestito al Cordoba, ritornando successivamente alla casa madre. Il Valencia fa doppietta. Conquista la seconda Liga e la Coppa UEFA. Garrido gioca tanto in Europa, ma salta la vittoriosa finale contro il Marsiglia, meno in campionato. Nonostante la stagione esaltante, Benitez saluta e al suo posto arriva Ranieri, che ne avvalla la cessione. Gli infortuni continuano ad arrivare in serie e Javier alza bandiera banca, ritirandosi dal calcio giocato a ventisette anni.

di Stefano Carta