Privacy Policy La classifica dei 100 calciatori più forti del XX secolo secondo gli inglesi - Pagina 3 di 10

La classifica dei 100 calciatori più forti del XX secolo secondo gli inglesi

1 Febbraio 2022

80. Enzo FRANCESCOLI (41 punti)

Zinedine Zidane ha chiamato Enzo suo figlio, proprio in onore di Enzo Francescoli, attaccante uruguaiano che con la Celeste ha vinto tre volte la Coppa America. Esploso con il River Plate, in Italia giocò con il Torino ma soprattutto con il Cagliari, dove arrivò nella stagione post Italia ’90. Tre anni in Sardegna per El Flaco con due salvezze e un’incredibile qualificazione alla Coppa UEFA nel 1992-93. All’attivo anche un campionato vinto con l’Olympique Marsiglia.

79. Ricardo ZAMORA (42 punti)

A suo nome c’è il premio per il portiere meno battuto della Liga. Questo la dice lunga su chi sia stato Ricardo Zamora e cosa ancora rappresenti per il movimento calcistico spagnolo. Semplicemente uno dei più grandi portieri di sempre, e non soltanto in Spagna.

78. Carlos VALDERRAMA (43 punti)

Un grande numero 10, che sopperiva alla scarsa velocità con l’intelligenza tattica, la classe e i precisi lanci per i compagni. Tredici anni in Nazionale, tre Mondiali giocati, il rimpianto di Italia ’90, competizione interrotta per l’eccessiva confidenza palla al piede del portiere Higuita, il fragoroso successo per 5-0 al Monumental nel 1993, con l’Argentina che in casa mai aveva perso un match di qualificazioni ai Mondiali. Molto prima che il tiqui-taca diventasse moda, Valderrama ne aveva già delineato i contorni.

77. Alessandro DEL PIERO (43 punti)

Con la Juventus 705 partite giocate e 290 gol messi a segno. Ma c’è molto di più dietro questi numeri, perché Del Piero, per anni e forse per sempre, è la Juventus, e la Juventus è stata Del Piero. Fantasista, attaccante, capace di ogni gesto tecnico, Alex ha indossato in maniera molto più che degna la maglia numero 10 della Vecchia Signora e la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Uno splendido campione, grande esempio anche per le nuove generazioni di calciatori.

76. Gunter NETZER (46 punti)

Storico campione del Borussia Mönchengladbach, il tedesco è stato nel 1973 anche risposta del Real Madrid all’acquisto di Cruijff da parte del Barcellona. Talentuoso centrocampista, nel 1972 si è piazzato al secondo posto nella classifica del Pallone d’Oro dietro Beckenbauer. La curiosità: era dirigente dell’Amburgo quando i tedeschi sconfissero la Juventus nella finale di Coppa dei Campioni del 1983.

75. Josè NASAZZI (46 punti)

Storico difensore (centrale e terzino destro) dell’Uruguay campione del mondo nel 1930, Nasazzi è tuttora considerato tra i migliori interpreti di sempre del ruolo. Classe 1901, madre basca e padre italiano, due soprannomi rendono particolarmente giustizia al nostro: El Terrible ed El Gran Mariscal.

74. Luigi RIVA (47 punti)

Bomber di razza, vero e proprio totem del nostro calcio. Rombo di Tuono Gigi ha segnato una vera e propria epoca con i suoi gol in nazionale e con le sue gesta con la maglia del Cagliari, a cui ha totalmente regalato la carriera, ricevendo in cambio tantissimo amore e la gloria imperitura, con il memorabile scudetto isolano del 1969-70.

73. Johan NEESKENS (47 punti)

Siamo ben certi, infatti, che se non avesse avuto come “ingombrante” compagno di vita professionale l’omonimo Cruijff, forse la sua stella brillerebbe ancor più intensamente di quanto già non faccia. Eh sì, perché stiamo parlando di uno dei giocatori più completi di sempre che abbiano mai vestito la maglia Oranje, insieme a quella dell’Ajax e del Barcellona che risulta quasi un passaggio obbligato quando si diventa Lancieri. Con il suo arrivo tra i Godenzonen, il club ha vissuto i suoi momenti migliori, anche grazie alla splendida interpretazione del Calcio Totale di michelsiana memoria che Johan, appunto, dava. Insieme al suo maestro ed al successore Kovacs, Neeskens ha tracciato linee indelebili nelle memorie dei suoi tifosi ed anche dei suoi avversari.

72. Mario KEMPES (47 punti)

Vero trascinatore dell’Argentina nella vittoria del mondiale del 1978, è stato il simbolo della nazionale guidata da Menotti. Nel corso della Coppa del Mondo Kempes vide inoltre crescere attorno a lui stima e popolarità, tanto da farlo divenire una delle icone della manifestazione.

71. Christian VIERI (49 punti)

Centravanti per antonomasia, tra i migliori della sua generazione. Trasferimento record in epoca di calciomercato, gol e gioco di squadra, capocannoniere della Liga con la maglia dell’Atletico Madrid, torna in Italia con la Lazio, dove vince la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Italiana, per passare poi all’Inter, dove tocca l’apice della sua carriera e dove purtroppo riesce a giocare ben poco in coppia con Ronaldo.

Calcio di diverse epoche ne abbiamo? Lo trovate nella prossima pagina!