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La classifica dei 100 calciatori più forti del XX secolo secondo gli inglesi

1 Febbraio 2022

40. Ian RUSH (109 punti)

Una leggenda del Liverpool, dove gioca per quindici stagioni, intervallate soltanto nel 1987-88 quando veste la maglia della Juventus. Le difficoltà incontrate nell’annata bianconera non descrivono quell’attaccante di razza che era Ian Rush. Alto, potente fisicamente e dominante all’interno dell’area di rigore. Con i Reds segna 300 gol in 592 presenze, ma fa la storia anche della sua nazionale gallese con le sue ventotto reti in 73 partite, nonostante non riesca mai a superare le qualificazioni. 

39. Valdir Pereira DIDI’ (123 punti)

Tra i maggiori calciatori brasiliani di sempre, è stato calciatore universale, capace di giocare in più ruoli, tecnico e poco incline alla corsa, critica alla quale Didì ha sempre risposto che è la palla a dover correre. Due Mondiali vinti con il Brasile, lo abbiamo visto in Europa nella stagione 1959-60, con la maglia del Real Madrid.

38. Roberto RIVELINO (124 punti)

Trequartista, gran dribbling e gran tiro dalla distanza, inventore dell’elastico, una delle icone del calcio degli Anni Settanta. Campione del Mondo con il Brasile nel 1970, ha giocato in carriera con il Corinthians, la Fluminense e l’Al Hilal. Con la Nazionale 92 presenze e 26 reti.

37. Giuseppe MEAZZA (132 punti)

In molti dicono che un giocatore come Peppìn non sia mai più nato. Lo giurano gli allenatori ed i compagni di squadra che lo hanno avuto accanto, lo affermano soprattutto i tifosi dell’Inter che lo hanno visto sbocciare e con il cui mito sono cresciuti. È uno dei primi prototipi di calciatore moderno, distinguendosi dalla generazione di “pionieri” che lo ha immediatamente preceduto: nessuno, fino a quell’ora, giocava a calcio come Il Balilla. Divenne ben presto un simbolo dell’Ambrosiana, con cui vinse a suon di reti il primo, storico campionato a girone unico della Serie A. E Vittorio Pozzo, commissario tecnico della Nazionale, lo volle al suo fianco per costruire la squadra che avrebbe dominato, sportivamente parlando, l’Europa ed il mondo. Meazza, infatti, sarà in prima linea nella conquista della prima Coppa Rimet del 1934, condurrà i propri compagni di squadra all’arrembaggio dell’Inghilterra nella famosa partita dei Leoni di Highbury segnando anche due reti e si riciclerà centrocampista in occasione dei Mondiali del 1938.

36. Gary LINEKER (134 punti)

Esempio di correttezza, mai ammonito o espulso in carriera, e tra i migliori interpreti del ruolo di centravanti in terra britannica. Anzi, rilanciamo: tra i migliori della storia inglese. Cresciuto al Leicester, poi Everton, Barcellona e Tottenham. Media spaventosa in nazionale: 48 gol in 80 presenze.

35. Karl-Heinz RUMMENIGGE (149 punti)

Più volte vincitore del Pallone d’Oro, Kalle arriva nel in Italia con la maglia dell’Inter nel 1984, dopo aver già trionfato in una serie di manifestazioni come la Coppa dei Campioni, la Coppa Intercontinentale e gli Europei con la Germania. E’ stato considerato il più forte, se non il migliore, attaccante degli anni Ottanta.

34. Dennis BERGKAMP (150 punti)

Impossibile non rimanere incantati dalla leggiadria del suo tocco, al quale faceva quasi da contraltare, una spietatezza in area di rigore difficile da eguagliare. Con lui, l’Ajax ha saputo risollevarsi sia in Europa che tra le mura amiche. Tanto da valergli l’ingaggio stratosferico che, nell’estate del 1993, lo portò proprio all’Inter. Sulla sponda nerazzurra del Naviglio, Bergkamp ha sofferto non poco, non riuscendo a ripetere i numeri che lo hanno fatto assurgere in breve tempo a uomo-simbolo del nuovo Ajax. Ma, come spesso accade nella vita, basta un viaggio per cambiare la vita. E il suo Nirvana si chiama Highbury, la sede storica degli inglesi dell’Arsenal che, grazie all’arrivo del Non-Flying Dutchman, riescono a spiccare il volo per toccare vette mai raggiunte prima. Insieme a Thierry Henry e Marc Overmars, guidato da Arsene Wenger in panchina, Bergkamp diventa il punto di riferimento dei Gunners che dominano la scena inglese a cavallo dei due millenni.

33. Jurgen KLINSMANN (168 punti)

Tra i grandi interpreti del ruolo di attaccante, non soltanto della Germania ma della Storia di questo sport. Grande finalizzatore, con lo Stoccarda esce sconfitto dalla finale di Coppa Uefa contro il Napoli nel 1989. Nella stessa estate arriva all’Inter campione d’Italia, dove sana la ferita della Coppa vincendo il trofeo nel 1990-91.

32. Gordon BANKS (178 punti)

Miglior portiere inglese di tutti i tempi, sicuramente tra i migliori della storia. Baluardo dell’Inghilterra campione del mondo del 1966, Banks ha vestito le maglie di Chesterfield, Leicester e Stoke City. E’ nella memoria di tutti la sua parata sul colpo di testa di Pelè durante il Mondiale del 1970, per molti la più grande parata della storia del calcio.

31. Lothar MATTHAUS (202 punti)  

Bavarese, classe 1961, cresce nelle giovanili dell’Herzogenaurach e passa al Borussia Mönchengladbach nel 1979. Lo snodo della carriera lo vive nel 184 passando al Bayern Monaco, con un avvio spaventoso tanto da segnare la bellezza di sedici reti il primo anno. Dopo tre anni fatti di due successi in Bundesliga, passa nel 1988 all’Inter con cui gioca sino al 1992, diventa pilastro della formazione guidata da Govanni Trapattoni che nel 1989 vinse lo scudetto dei record.

Cantona, Hagi e Romario. E non diciamo altro…