Privacy Policy La classifica dei 20 francesi NON più in attività con più presenze in Serie A

La classifica dei 20 francesi NON più in attività con più presenze in Serie A

18 Marzo 2021

Italia e Francia sono quei due paesi connessi tra loro, forse senza volerlo essere. Nel corso degli ottantanove anni di storia della nostra amata Serie A, le storie di questi due grandi paesi si sono incrociate spesso, con trionfi esaltanti, delusioni cocenti, singole stagioni di passaggio o lunghe militanze. L’Italia e la Francia sono dunque ben legate nel loro profondo, terre di grandi poeti, grandi artisti e naturalmente grandi, grandissimi calciatori. Nel nostro viaggio odierno, passeremo in rassegna ad una speciale classifica riguardante i venti Campioni d’Oltralpe che hanno trovato asilo e fortuna nel Bel Paese, contribuendo – chi più, chi meno – a scrivere pagine importanti del nostro campionato. Noteremo anche come alcuni di loro abbiano scritto pagine indelebili nella storia del calcio europeo e mondiale.

Sabri LAMOUCHI – 106 presenze

Nato a Lione il 9 novembre del 1971, Sabri Lamouchi ha avuto modo di rappresentare ben tre squadre nostrane, in un lustro di permanenza sui nostri lidi. Arriva all’alba del nuovo millennio dal Monaco Campione di Francia, comprato dal super Parma dei Tanzi e si prende immediatamente il posto da titolare sulla linea mediana ducale. Lamouchi passerà ben tre anni in Emilia, conditi dalla vittoria nella Coppa Italia 2001-02, per poi approdare nientemeno che all’Inter in una stagione carica di aspettative e tuttavia deludente, scende infine in Serie B al Genoa, con cui chiuderà la sua esperienza in Italia.

Didier DESCHAMPS – 124 presenze

Dopo aver passato un’intera gioventù a vincere e convincere in patria con le maglie di Nantes, Bordeaux e soprattutto Olympique Marsiglia, il centrocampista Didier Deschamps sbarca finalmente nel Campionato italiano nell’estate del 1994. Il suo innesto è molto importante per lo scacchiere bianconero perché Deschamps nonostante un bottino di sole quattordici presenze alla prima stagione, conquista lo Scudetto, spezzando la serie del Milan di Capello. L’anno dopo è quello della definitiva consacrazione per Didì che si prenderà il posto da titolare inamovibile e la Coppa dalle grandi orecchie.

Olivier DACOURT – 128 presenze

Nato a Montreuil, cittadina a nord della Francia nel 1974, il mediano transalpino Olivier Dacourt, arriva in Italia nell’estate del 2003 dopo aver vestito le maglie di Strasburgo, Everton, Lens e Leeds. Lo compra la Roma a quasi trent’anni ed in riva al Tevere, Olivier rimane per tre annate ricche di emozioni, ma povere di trofei. Decide dunque di passare a quella che sarà l’Inter dei record di Roberto Mancini nell’estate 2006 ed in un centrocampo pieno di campionissimi come Vieira, Stankovic, Cambiasso, Solari, Figo e compagnia cantante, Dacourt si ritaglia comunque il suo spazio, vincendo due Scudetti di fila. 

Marcel DESAILLY – 137 presenze

Marcel Desailly è stata una delle sorprese più piacevoli mai apparse agli occhi dei tifosi milanisti. Il difensore franco-ghanese, già Campione d’Europa con la maglia dell’Olympique Marsiglia nella primavera del 1993, viene acquistato dal Milan nel novembre dello stesso anno, dimostrandosi un elemento preziosissimo soprattutto in Champions League. Il buon Marcel infatti, sarà l’uomo che aprirà le marcature nella semifinale contro il Monaco e colui che le chiuderà nella finale contro il Barcellona dall’esito schiacciante 4-0 in meno di un’ora di gioco.

Michel PLATINI – 146 presenze

«Lo abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras». Questo fu il celebre aforisma pronunciato dall’avvocato Gianni Agnelli nei riguardi di Michel Platini, un Campionissimo dall’estro pazzesco ed in grado di compiere autentiche magie. Platini ha vissuto nel periodo juventino la parentesi più bella della sua carriera, non soltanto per il prestigio innegabile del club, ma soprattutto per la qualità dei trofei messi in bacheca tra cui: due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Campioni, una Supercoppa UEFA ed un Intercontinentale, oltre a tre Palloni d’Oro.

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