La classifica marcatori della Premier League 2002-03 è meravigliosa
9 Ottobre 2020
Mark Viduka, poderoso attaccante australiano di origini croate nasce in quel di Melbourne il 9 ottobre 1975, dall’altra parte del mondo conosciuto. Nel 2002-03 la Premier League incoronò il Manchester United campione d’Inghilterra per la quindicesima volta. Sotto la guida dello scozzese Alex Ferguson i Red Devils riuscirono nell’impresa di vincere otto titoli – non consecutivi – dal 1992-93 lasciando solo briciole agli avversari: uno storico titolo ai Blackburn Rovers nel 1994-95 e due campionati ai Gunners di Londra.
I Red Devils dell’epoca erano gli schiacciasassi d’Albione, impartendo lezioni di calcio anche in Europa. Solo un paio di stagioni prima il temibile squadrone di Ferguson era riuscito nell’impresa di ribaltare una finale di Champions League al cardiopalma: vittima sacrificale un Bayern Monaco che ancora non si spiega quei due gol subiti a tempo scaduto dopo l’iniziale gol di vantaggio segnato da Mario Basler al sesto minuto del match disputato al Camp Nou di Barcellona.
Questo “prologo” serve a inquadrare il contesto storico in cui l’attaccante australiano è riuscito a issarsi fino al quarto posto della classifica cannonieri, pur militando in un Leeds United che si era salvato per il rotto della cuffia, strappando un quindicesimo posto che avrebbe anticipato di un anno l’amara retrocessione patita la stagione successiva. Con la relegation in Championship del 2003-04 si ruppe il bel giocattolo dei Peacocks, destinato a peregrinare nelle serie inferiori fino al ritorno nell’Olimpo di quest’anno. Con la retrocessione del Leeds, inoltre, terminò anche la carriera ad alti livelli del centravanti dei Socceroos: ad ormai ventinove anni Viduka si trasferì prima al Middlesbrough poi al Newcastle United, senza riuscire a ripetere i fasti del passato.
Sylvain WILTORD (Arsenal) – 10 reti
Il gol di Sylvain realizzato a Rotterdam con la maglia della Francia è un ricordo funesto per ogni italiano. Sono passati venti anni, ma siamo sicuri che nessuno di noi l’ha mai davvero perdonato. Ma cosa ci si può aspettare da un attaccante che ha fatto del suo istinto sotto porta uno dei suoi marchi di fabbrica? Sylvain va a rimpolpare la colonia francese che mister Wenger ha impiantato ad Highbury, raggiungendo la legione straniera transalpina in terra d’Albione proprio subito dopo gli Europei del 2000. È il pezzo pregiato del Bordeaux con cui ha vinto uno titolo di Ligue 1 ed il premio di calciatore dell’anno e l’Arsenal non se lo fa scappare. Rimane a Londra per quattro stagioni, vincendo due Premier League e due FA Cup, prima di tornare all’Olympique Lione.
Eidur GUDHJONSEN (Chelsea) – 10 reti
Considerato uno dei più forti giocatori islandesi di tutti i tempi, dopo le esperienze in patria è riuscito ad approdare in Inghilterra, in First Division nel Bolton Wanderers realizzando diciotto gol in cinquantacinque presenze nell’arco di due stagioni. Nel 2000 passa al Chelsea, in Premier League formando una devastante coppia d’attacco con Jimmy Floyd Hasselbaink. Dopo sei stagioni a Londra e due scudetti conquistati con il Chelsea, Eidur si trasferisce in Catalogna, al Barcellona. Con i Blaugrana vince una Champions League e un campionato spagnolo, successivamente inizia a girovagare per Inghilterra ed Europa cambiando casacca ogni stagione. Con i dieci gol realizzati nella stagione 2002-03 risulta essere il terzo miglior marcatore del Chelsea
Jason EUELL (Charlton Athletic) – 10 reti
L’attaccante inglese naturalizzato giamaicano è protagonista del dodicesimo posto in campionato del Charlton Athletic, storico club londinese impegnato nel 2002-03 in Premier League. Attaccante del Wimbledon FC dal 1996 al 2001, gioca in Premier League con i Dons fino alla retrocessione del 2000. In seguito si trasferisce proprio agli Addicks con i quali gioca fino al 2006, prima di intraprendere un fine carriera non propriamente brillante tra Middlesbrough, Southampton e Blackpool.
Dion DUBLIN (Aston Villa) – 10 reti
Attaccante nato nel 1969 a Leicester, vive i primi anni di professionismo al Cambridge United, fra la seconda e la terza divisione. Nel 1992 riesce a convincere il Manchester United di Alex Ferguson e firma un contratto con i Red Devils, ma la sfortuna frena la carriera del giovane attaccante, il quale è costretto ad un lungo stop causa infortunio. Al Coventry City ritrova il posto da titolare ed il feeling con il gol riuscendo a persuadere all’acquisto un grande club come l’Aston Villa. Con il club di Birmingham ottiene un paio di sesti posti in campionato, nulla più. Nel 2002-03, a trentaquattro anni suonati, con le sue dieci marcature riesce a salvare i Villans dalla retrocessione in Championship. Successivamente gioca con alterne fortune tra Leicester City, Celtic Glasgow e Norwich City.
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