Privacy Policy La classifica marcatori della Serie B 1988-89 vinta da Totò Schillaci - Pagina 3 di 3

La classifica marcatori della Serie B 1988-89 vinta da Totò Schillaci

1 Dicembre 2021

Edi BIVI (14 reti, Cremonese)

Cresce nel settore giovanile della Fiorentina, gioca i primi tre anni (29 gol complessivi) della carriera in C2 con il Mestrina. Si merita, nel 1981-82 la chiamata del Catanzaro che lo individua come sostituto di Massimo Palanca. In Calabria debutta in A e gioca un’annata da urlo, segnando dodici reti che gli valgono la seconda piazza nella classifica marcatori alle spalle del romanista Roberto Pruzzo. Dopo tre anni di Catanzaro, nel 1984 passa al Bari che grazie anche alle sue dodici reti, ritorna immediatamente in Serie A. Nel 1987, terminata l’esperienza pugliese, va alla Triestina. Un anno in alabardato con tanto di retrocessione in C1, ma il riscatto è dietro l’angolo. Le quattordici marcature sono la pietra miliare su cui poggia la Cremonese: lo spareggio vinto ai rigori contro la Reggina significa promozione per i grigiorossi.

Francesco BAIANO (14 reti, Empoli)

Esordisce in A diciassettenne col Napoli, i primi gol in massima serie li mette a segno con l’Empoli. Talento purissimo, Ciccio ripassa dalla Toscana nel solo campionato 1988-89: i suoi quattordici timbri non bastano per evitare la retrocessione in C1. E allora, ecco che il Napoli che ne detiene ancora il cartellino lo manda nuovamente in prestito, all’Avellino. La consacrazione massima arriva nei due anni di Foggia. Forma l’indimenticato tridente offensivo con Roberto Rambaudi e Giuseppe Signori, e con 22 reti accompagna per mano la squadra allenata da Zdenek Zeman alla promozione in A. Nel 1992 arriva la chiamata della Fiorentina, che decide di affiancarlo ad un certo Gabriel Omar Batistuta: in viola saranno cinque anni intensi, fatti di una retrocessione in B ma anche della vittoria della Coppa Italia 1995-96.

Francesco LA ROSA (15 reti, Licata)

Trascina il Licata in cadetteria con una storica promozione in B nella stagione 1987-88, quindi si conferma anche in B andando a segno quindici volte. Dopo tre anni in Sicilia, resta in B con Reggina e Lecce. Chiude la carriera in C1 con la Triestina.

Antonio DE VITIS (15 reti, Udinese)

Con qualsiasi maglia, ha sempre segnato. Debutta in A a 18 anni col Napoli, le prime reti le segna in C1 col Campania. Vince la C1 nel 1984-85 con il Palermo, segna sedici reti la stagione successiva con la Salernitana, ma la differenza netta inizia a marcarla con l’Udinese. Nella sua prima annata in Friuli trascina i bianconeri in A, eppure in massima serie complice la presenza di Abel Balbo e Marco Branca trova molto poco spazio. Passa al Piacenza, quattro anni tra il 1991 e il 1995, portando gli emiliani in A (nel 1992-93) per la prima volta nella loro storia.

Salvatore SCHILLACI (23 reti, Messina)

Classe operaia che sale al potere. Cresce in un quartiere popolare di Palermo, nel 1982 lo acquista il Messina che allora militava in C2. Compie tutta la scalata, vince la C1 con Franco Scoglio in panchina, suo massimo mentore. Alla settima annata coi giallorossi di Sicilia, Schillaci spicca il volo. Segna ventitre reti, le porte della Juventus sono spalancate. In bianconero sega subito quindici reti, vincendo Coppa Uefa e Coppa Italia. Azeglio Vicini lo chiama in azzurro e gli affida le chiavi dell’attacco della Nazionale. Super protagonista dei Mondiali 90, Schillaci arriva ad un amen dalla conquista del Pallone d’Oro, piazzandosi alle spalle di Lothar Matthaus.Dopo tre anni a Torino, nel 1992 accetta l’offerta dell’Inter, con cui vince la Coppa Uefa nella stagione 1993-94.

di Andrea Melli