Privacy Policy La classifica marcatori delle qualificazioni ai Mondiali 2006 - Pagina 2 di 4

La classifica marcatori delle qualificazioni ai Mondiali 2006

30 Marzo 2021

Alexander FREI (Svizzera – 6 gol)

A volte i giudizi affrettati possono portare a conclusioni sbagliate, chiedere a Jorg Berger per conferma. Lo storico allenatore tedesco all’epoca del Basilea ritenne che il giovane Frei non fosse adatto al calcio professionistico, costringendolo a cambiare maglia. Ci pensò lo stesso attaccante a smentirlo, soprattutto quando nel 2009 il Basilea fece carte false per riportarlo a casa dopo le esperienze in patria (Thun, Lucerna e Servette), in Francia con il Rennes e in Germania al Borussia Dortmund. E la conferma definitiva della sua forza Alexander l’ha data con la maglia della sua nazionale, che lo vede protagonista per ben 84 volte con all’attivo 42 reti – la metà esatta, con precisione svizzera – sei delle quali proprio nelle qualificazioni ai mondiali 2006, ottimo contributo per il passaggio della sua nazionale dopo lo spareggio contro la Turchia.

Fernando TORRES (Spagna – 6 gol)

La frase “bruciare le tappe” per El niñsuona addirittura riduttiva. A diciassette anni è il più giovane esordiente della storia dell’Atletico Madrid, a diciannove ne diventa il più giovane capitano. Nella sua permanenza tra i Colchoneros distrugge ogni tipo di record immaginabile, facendo lo stesso anche con la maglia del Liverpool, dove gioca dal 2007 al 2011, anno in cui diventa l’acquisto più costoso del Chelsea. Purtroppo per lui e per gli appassionati, precoce è stato anche l’inizio del declino della sua carriera. Con i Bleus infatti non riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale. Chiude la carriera europea nel suo Atletico nel 2018 dopo la breve parentesi al Milan, prima di ritirarsi in Giappone con il Sagan Tosu l’anno successivo. Nelle Furie Rosse della Spagna ha totalizzato più di cento presenze e 38 gol, vincendo due europei e un mondiale.

Maciej ZURAWSKI (Polonia – 7 gol)

Se la Polonia riuscì a qualificarsi al mondiale una parte del merito va certamente all’allora centravanti del Celtic. Il classe ‘76 lega la parte più prolifica della sua carriera al Wisla Cracovia, andando a segno per più di cento volte in cinque anni e altrettanti campionati vinti. Dal 2005 al 2008 milita nel Celtic, dove veste la maglia numero sette appartenuta ad un certo Henrik Larsson, mettendo a referto ventidue reti in 55 presenze. Prima di tornare al Wisla nel 2010 per la sua ultima stagione da professionista passa dal Larissa (Grecia) e dall’Omonia Nicosia in Cipro. Nella Polonia conta 72 apparizioni e 17 marcature.

Ruud VAN NISTELROOY (Olanda – 7 gol)

Dagli esordi con il Den Bosch fino al ritiro con il Malaga. In mezzo Heerenveen, PSV, Manchester United, Real Madrid e Amburgo. Che cosa accomuna queste esperienze? Facile, il gol! E di gol Ruud ne ha segnati in tutti i modi, con quell’inconfondibile eleganza che lo contraddistingueva. Capocannoniere sia in Olanda, che in Inghilterra e Spagna, con i Red Devils raggiunge quota cento gol in sole due stagioni e mezzo, con una media di quasi un gol a partita. Anche in orange si contraddistingue per la freddezza sotto porta (35 gol in 70 presenze). Nelle qualificazioni al mondiale è il capocannoniere della sua squadra, che vince facilmente il raggruppamento con dieci vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta.

Fatih TEKKE (Turchia – 7 gol)

La Turchia dovette dire addio alla qualificazione al mondiale 2006 solo per colpa dei fatidici gol in trasferta, che favorirono la Svizzera nel play-off. A trascinare la squadra in quel cammino fu Fatih Tekke, che con la maglia della sua nazionale vive il periodo migliore proprio in quel biennio, dove realizza sette dei suoi nove gol totali con la Turchia. A livello di club fa avanti e indietro tra patria e Russia, garantendo una più che discreta quantità di segnature a tutte le quadre in cui ha militato. Il punto più alto della sua carriera è senza dubbio l’esperienza allo Zenit San Pietroburgo dove vince la Coppa UEFA nel 2008, fornendo anche l’assist del definitivo 2 a 0 a Zyryanov nella finale contro i Rangers, e la Supercoppa Europea contro il Manchester United.