La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95
10 Aprile 2022
REGGIANA (1996-97) – 19 punti

Peggior attacco, peggior difesa e due sole vittorie in tutto il campionato: è questo il malinconico ruolino di marcia della Reggiana nella sua ultima stagione in Serie A. Una stagione partita con il botto, costringendo al pari la Juventus campione in carica, ma poi priva di acuti di rilievo. Il dato che fotografa al meglio la difficile annata della compagine emiliana è però il numero di vittorie casalinghe: zero, record negativo della storia del nostro massimo campionato.
NAPOLI (1997-98) – 14 punti

Dopo trentatré stagioni consecutive in massima serie, il Napoli saluta la Serie A al termine della stagione 1997-98. Un’annata partita con cattivi presagi, vista la diaspora di tanti validi elementi dovuta alla crisi societaria in atto, e proseguita annaspando fino all’inesorabile verdetto, nonostante i quattro allenatori alternati (Mutti, Mazzone, Galeone e Montefusco). Unica nota lieta della stagione è l’esplosione del giovane Claudio Bellucci, perno della squadra negli anni futuri, in contrapposizione con il campionato anonimo vissuto dal colpo del mercato estivo, Igor Protti, alla sua peggior stagione di sempre in Serie A.
EMPOLI (1998-99) – 20 punti* *2 punti di penalizzazione

Come la prima esperienza in massima serie alla fine degli anni ’80, anche il secondo periodo dell’Empoli in Serie A dura l’arco di due stagioni. Dopo una salvezza ottenuta con una giornata di anticipo nel 1998, l’anno seguente la compagine toscana deve soccombere agli eventi. Partita relativamente bene e in piena corsa per la permanenza in A al giro di boa del campionato (nonostante i due punti di penalizzazione dovuti ad un caso di presunta corruzione), l’Empoli perde man mano terreno in classifica concludendo il campionato con soli venti punti, di cui appena sei dalla diciottesima giornata in avanti.
PIACENZA (1999-00) – 21 punti

Dopo cinque annate consecutive in Serie A, il Piacenza saluta il nostro massimo campionato al termine della stagione 1999-00. Ceduto alla Lazio Simone Inzaghi, bomber e trascinatore della squadra nel campionato precedente, la squadra biancorossa si affida per la permanenza in massima serie all’esperienza di Gigi Simoni, reduce dal biennio interista. Nonostante diversi problemi in fase realizzativa, la squadra, grazie ad un’ottima difesa, rimane in piena bagarre salvezza fino a metà dicembre, quando tre sconfitte in fila con Lazio, Milan e Cagliari (fanalino di coda) fanno precipitare la situazione. Esonerato Simoni, il Piacenza non riesce comunque a riprendersi, inabissandosi all’ultimo posto e restandoci (salvo un paio di giornate in penultima posizione) fino al termine del campionato.
BARI (2000-01) – 20 punti

La seconda e ultima stagione di Cassano con la maglia del club che lo ha lanciato si conclude mestamente con la retrocessione in Serie B dei Galletti. Nonostante i proclami del presidente Matarrese a inizio campionato, la squadra pugliese ristagna infatti fin da subito nelle ultime posizioni, scendendo in diciottesima con il turno dell’Epifania. Nemmeno l’arrivo di Poggi nel mercato di riparazione scombina le carte in tavola, con Matarrese che a sei giornate dal termine ammette che la squadra non ha più nulla da chiedere al campionato, esonera Fascetti dopo cinque anni e mezzo alla guida del team e promuove il tecnico della primavera per capire su chi puntare nel futuro campionato cadetto.

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