La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95
10 Aprile 2022
VENEZIA (2001-02) – 18 punti

Ritornato in massima serie dopo un solo anno di purgatorio, il Venezia si affida per la stagione 2001-02 alla vena realizzativa di Maniero e alla fantasia di Valtolina e Vannucchi. Il bomber della storica salvezza del ’99 non tradisce le aspettative, stabilendo il suo record di marcature in Serie A, ma il resto della squadra fatica a seguirlo. Le cinque sconfitte iniziali certificano infatti le difficoltà del team lagunare; difficoltà che rimarranno tali e che porteranno alla matematica retrocessione del team già a cinque giornate dal termine, nonostante i tre avvicendamenti in panchina.
TORINO (2002-03) – 21 punti

Quattro allenatori avvicendati, peggior attacco del campionato, la seconda peggior difesa, zero vittorie esterne e ultimo posto in classifica: sono questi i numeri impietosi che fotografano al meglio la pessima stagione post mondiale nippo-coreano del Torino. Una stagione iniziata con la speranza di approdare in Coppa UEFA (tramite l’Intertoto), ma ben presto tramutatasi in uno stillicidio per l’intera tifoseria granata.
ANCONA (2003-04) – 13 punti

Trovare in Serie A una squadra così terribile, ma allo stesso tempo così affascinante, come il caleidoscopico Ancora della stagione 2003-04 risulta impresa davvero ardua. Più di cinquanta calciatori tesserati e fatti scendere in campo (tra cui giocatori del calibro di Jardel, Hedman, Rapaic e Hubner), tre allenatori messi sotto contratto e una serie infinita di sconfitte tali da assicurare il record di rovesci (ventuno) nei primi ventisette turni: questa in sintesi la folle annata del club marchigiano. A corredo di tutto ciò, tra le poche cose da salvare della stagione, spicca invece il pareggio interno contro la Roma lanciata verso la lotta scudetto con il Milan.
ATALANTA (2004-05) – 35 punti

Il ritorno al campionato a venti squadre, con annessa riduzione del numero di retrocessioni, aumenta la possibilità delle sei neopromosse di centrare l’obiettivo salvezza. Delle compagini provenienti dalla cadetteria, difatti, l’unica a salutare la massima serie è l’Atalanta, che paga un avvio di stagione pessimo (con conseguente esonero di Mandorlini). La compagine orobica vince infatti la sua prima partita a gennaio, quando alla diciassettesima giornata batte la Fiorentina. Da lì in poi, anche grazie ad acquisti come Makinwa e Migliaccio, i bergamaschi si rialzano e iniziano a sperare nell’incredibile salvezza. Speranze che svaniscono definitivamente ad aprile, quando gli orobici prima soccombono nel derby contro il Brescia e poi impattano 0-0 contro i Viola.
TREVISO (2005-06) – 21 punti

Promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia, il Treviso conferma fin da subito le difficoltà prospettategli alla viglia dagli esperti. La squadra veneta, grazie soprattutto all’andamento lento delle rivali, si mantiene comunque in corsa per la salvezza durante il girone di andata, chiudendo il lato A del campionato a soli tre punti dal Parma quartultimo. Il problema è che il ritorno non vede i biancocelesti migliorare il proprio rendimento, perdendo via via terreno con la quota di galleggiamento e chiudendo il campionato all’ultimo posto. Pur in un’annata così sfortunata, però, il Treviso coglie una grande gioia, bloccando tra le mura amiche sul pari la Juventus alla trentaduesima giornata. E saranno proprio i bianconeri, dopo le vicende di Calciopoli, che prenderanno il posto del Treviso come fanalino di coda del campionato.

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