Privacy Policy La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95 - Pagina 4 di 6

La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95

10 Aprile 2022

MESSINA (2006-07) – 26 punti

Dopo una salvezza arrivata in extremis grazie ai fatti di Calciopoli, il Messina conferma il trend negativo dell’anno precedente e retrocede dopo tre anni consecutivi in massima serie. Tutto ciò nonostante un buon inizio di campionato e un Riganò in grande spolvero. L’ex idolo dei tifosi viola chiude infatti la stagione con diciannove reti all’attivo, gol che però non servono alla squadra per evitare la retrocessione e l’ultimo posto in campionato. Posizione comunque raggiunta solo nel turno finale a causa della sconfitta con la Roma e la simultanea vittoria dell’Ascoli contro il Cagliari.

LIVORNO (2007-08) – 30 punti

Alla prima stagione senza il totem Cristiano Lucarelli, ceduto allo Shakhtar Donetsk, il Livorno fa ritorno in serie cadetta. Una stagione iniziata male, ma che dopo l’avvicendamento in panchina e il conseguente arrivo di Camolese sembrava poter essere rimessa in sesto. Al giro di boa, infatti, il Livorno si trova addirittura in tredicesima posizione, con quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Il girone di ritorno è però un autentico inferno per i tifosi amaranto. Il Livorno racimola infatti la misera di otto punti e decade fino all’ultimo posto, posizione certificata alla trentottesima giornata con la sconfitta nel derby con l’Empoli.

LECCE (2008-09) – 30 punti

Il Lecce neopromosso in Serie A vive nel 2009 una stagione di alti e bassi. L’inizio è infatti molto promettente, grazie alle vittorie contro Chievo e Cagliari e ai numerosi pareggi (alcuni molto prestigiosi, come quello contro Milan) che innalzano la squadra fino al decimo posto. Tra novembre e dicembre arriva però un periodo di crisi che porta i salentini a pochi punti dal baratro, barato che sembra allontanarsi grazie ad un mese di gennaio piuttosto proficuo e che segna il secondo periodo positivo stagionale della squadra. Il problema è che da metà febbraio l’andamento diventa disastroso e nemmeno l’avvicendamento in panchina sortisce gli effetti sperati. Il Lecce scivola infatti al penultimo posto e crolla all’ultima giornata, diventando il fanalino di coda del campionato dopo la sconfitta contro il Genoa di Gasperini.

LIVORNO (2009-10) – 29 punti

Per la seconda volta in tre anni il Livorno ottiene il poco gratificante titolo di fanalino di coda del campionato di Serie A. Tutto ciò nonostante il ritorno di Cristiano Lucarelli in squadra, impotente anche lui di fronte ad una crisi di risultati nel girone di ritorno che vanifica quanto di buono fatto nella prima metà della stagione (sei punti di vantaggio sulla terzultima al giro di boa). Sono infatti solo otto i punti racimolati dai labronici nella seconda fase del campionato; numeri impietosi certificati dal peggior attacco del campionato con appena ventisette gol fatti.

BARI (2010-11) – 24 punti

Dopo un’annata straordinaria conclusa al decimo posto, il Bari deve affrontare nella stagione 2010-11 una tremenda crisi di risultati che lo porta a terminare il campionato all’ultimo posto con soli ventiquattro punti in classifica. Nonostante la permanenza di Giampiero Ventura, mister dell’exploit, e una partenza piuttosto proficua (due vittorie contro Juve e Brescia e due pareggi contro Roma e Cagliari nei primi cinque turni), il Bari incappa infatti in una serie di rovesci che lo porta già a novembre a sprofondare in ventesima posizione. Collocazione che rimarrà tale per tutto il campionato, nonostante l’arrivo di Bortolo Mutti al posto del futuro CT della Nazionale.