Privacy Policy La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95 - Pagina 5 di 6

La galleria degli orrori: tutti i fanalini di coda (con annessi record) della Serie A dal 1994-95

10 Aprile 2022

CESENA (2011-12) – 22 punti

Cesena-Inter

Tre allenatori avvicendati, peggior attacco del campionato e sette punti conquistati nel girone di ritorno (nessuna vittoria dalla diciannovesima giornata in avanti): questi sono i numeri che certificano la disastrosa annata del Cesena. Una stagione che vede i bianconeri restare, ad eccezione del primo turno, sempre nelle ultime tre posizioni della classifica, nonostante giocatori del calibro di Mutu, Candreva, Iaquinta e Santana in rosa.

PESCARA (2012-13) – 22 punti

Nonostante il restyling alla rosa per il ritorno in massima serie dopo quasi vent’anni di assenza (operazione dovuta anche agli addii di elementi chiave della promozione come Verratti, Insigne e Immobile), il Pescara non riesce a mantenere la categoria e deve subito salutare la Serie A. Eppure l’inizio di campionato non era stato affatto disastroso, con il club abruzzese che termina l’andata fuori dalla zona retrocessione con venti punti conquistati. Il girone di ritorno è però un incubo. Il Pescara ottiene infatti solo due pareggi, perdendo il resto delle sfide (record negativo nella storia del campionato a venti squadre) e terminando così il campionato all’ultimo posto con il peggior attacco e la peggior difesa del torneo.

LIVORNO (2013-14) – 25 punti

Come nei precedenti due anni in Serie A, il Livorno si conferma il fanalino di coda del campionato e fa ritorno immediato in cadetteria. L’avvio della stagione è però molto buono, con gli amaranto costantemente in zona Europa nelle prime sei giornate di campionato. Da fine novembre, invece, la situazione precipita, tanto che il Livorno già alla diciannovesima giornata è ultimo in graduatoria. L’arrivo di Di Carlo sembra però portare qualche giovamento alla squadra, che si risolleva e sale al sedicesimo posto dopo aver vinto lo scontro diretto contro il Bologna. Sarà tuttavia un semplice fuoco di paglia. I labronici non riusciranno infatti più a vincere e torneranno ad occupare la ventesima posizione fino al termine del campionato.

PARMA (2014-15) – 19 punti* *7 punti di penalizzazione

Dall’Europa League conquistata sul campo al ventesimo posto in graduatoria, è questa la triste fine del Parma che passa nel giro di pochi mesi dall’euforia generale alla rassegnazione più totale. La mancata licenza per partecipare alla coppa europea segna infatti l’inizio di un’annata da incubo, dove i pessimi risultati sul campo vanno di pari passo con le assurde vicende societarie. A fine stagione arriva infatti la conferma del fallimento del club ducale, costretto a ripartire dai dilettanti.

HELLAS VERONA (2015-16) – 28 punti

Dopo due splendide annate griffate dalle reti di Luca Toni, l’Hellas Verona è costretto nel 2016 a scendere di categoria dopo una stagione con poche gioie e tanti dolori. Infatti, pur contando sull’apporto dello storico cannoniere e sulla vena realizzativa del neoacquisto Giampaolo Pazzini, il club veneto termina il girone di andata con soli otto punti racimolati, senza riuscire a vincere nemmeno una partita. Il primo successo arriva solo alla ventitreesima giornata, quando è ormai troppo tardi per imbastire una rimonta salvezza. Uniche note liete della stagione: le due vittorie interne contro Milan e Juventus.