La lista dei 100 miglior talenti del Don Balon del 1999 è veramente la chicca dela serata
27 Settembre 2021
10. Roque SANTA CRUZ (Bayern Monaco)
Centravanti classe 1981 dalle grandi doti fisiche, si mette in luce al Mondiale Under 20 del 1999 venendo immediatamente acquistato dal Bayern Monaco. Resta in Baviera otto stagioni come alternativa in attacco, vincendo la Champions League nel 2001. Poi tante avventure, senza però mai brillare troppo.
9. Robbie KEANE (Coventry City)
Meteora in maglia Inter all’alba della sua carriera, Keane si è poi rivelato un ottimo attaccante nelle stagioni successive, diventando un idolo dei tifosi del Tottenham Hotspur. È attualmente il recordman di presenze, nonché il miglior cannoniere, della sua nazionale.
8. Alan SMITH (Leeds United)
Formatosi nelle giovanili del Leeds United, con la maglia dei Peacocks esordisce anche in prima squadra, diventando ben presto la seconda punta titolare del team. Passato al Manchester United dopo la retrocessione del Whites, viene spostato in mediana da Ferguson, mantenendo quel ruolo per il resto della carriera.
7. Joe COLE (West Ham United)
Cosa sarebbe stato Joe Cole senza infortuni? Se lo chiedono ancora i tifosi del Chelsea, tuttora ammaliati dalle prestazioni dell’ex degli Hammers in maglia Blues. Dopo aver lasciato Londra per lui inizia un lungo peregrinare tra Liverpool, Lille, West Ham United (di nuovo), Aston Villa, Coventry City e Tampa Bay Rowdies.
6. Andrea PIRLO (Inter)
Recordman di presenze e capocannoniere hall time con la maglia dell’Italia under 21, Pirlo vive una prima parte di carriera al di sotto delle aspettative. Inventato da Mazzone come regista arretrato, raggiunge la fama mondiale con il Milan di Ancelotti. Dopo dieci stagioni in rossonero, esaltate dalle due Champions League vinte, passa alla Juventus dove continua a mostrare il suo talento. Pilastro dell’Italia Campione del Mondo nel 2006.
5. RONALDINHO de Assis Moreira (Gremio)
Semplicemente uno dei migliori giocatori della storia del calcio mondiale. Pallone d’oro nel 2005, a Barcellona raggiunge il suo apice conquistato la Champions League 2005-06. In Seleção, invece, è uno dei tre tenori che portano il Brasile a conquistare il Mondiale 2002.
4. Pablo Cesar AIMAR (River Plate)
Idolo di un certo Leo Messi, El Payaso esordisce giovanissimo con la maglia del River Plate, deliziando il pubblico con giocate d’autore e dribbling ubriacanti. Acquistato nel gennaio 2001 dal Valencia, diventa presto un idolo anche al Mestalla, vincendo tra l’altro due Liga e una Coppa UEFA in cinque stagioni e mezza. Ceduto poi al Real Saragozza e al Benfica, non riesce più a ripetersi ai livelli delle precedenti annate.
3. Javier Pedro SAVIOLA (River Plate)
Scuola River Plate, El Conejo sbarca in quel di Barcellona nel 2001 forte dell’investitura di Maradona, che lo ha eletto a suo erede, e del titolo di miglior giocatore al Mondiale Under 20, dove a guidato l’Argentina al trionfo finale. Con l’arrivo di Rijkaard sulla panchina blaugrana, Saviola scivola però nelle retrovie, non trovando più la verve dei giorni migliori nei successivi club.
2. Mateja KEZMAN (PSV Eindhoven)
Classe 1979, il serbo si mette in luce nella stagione 1999-00 con il Partizan, venendo così acquistato dal PSV Eindhoven. In Olanda, Kezman esplode definitivamente; in quattro stagioni segna infatti la bellezza di 129 gol in 176 apparizioni. Richiesto da Mourinho, approda al Chelsea nel 2004, iniziando però un lento declino che lo poterà a terminare la carriera in Bielorussia nel BATE Borisov.
1. Michael OWEN (Liverpool)
Il golden boy del calcio d’Oltremanica di fine secolo scorso già al suo primo vero anno di Premier spariglia le carte vincendo la classifica cannonieri. Con il suo Liverpool conquista la Coppa UEFA 2001, portandosi a casa anche il Pallone d’Oro a fine anno. Poi Real Madrid, Newcastle United, Manchester United e Stoke City, senza però raggiungere nuovamente quei picchi di rendimento a causa di ripetuti infortuni.
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