La lista dei 100 miglior talenti del Don Balon del 1999 è veramente la chicca dela serata
27 Settembre 2021
90. Giampiero PINZI (Lazio)
Una vita spesa ad inseguire palloni, a inserirsi negli spazi lasciati dagli attaccanti e a tappare i buchi nella mediana. Centrocampista un po’ ruvido che sapeva fare tutto, Giampiero Pinzi ha regalato tredici anni all’Udinese, ricevendo in cambio una storica qualificazione ai gironi della Champions League 2005-06. Può fregiarsi anche di una mezz’ora in nazionale maggiore.
89. Ivica ILIEV (Partizan Belgrado)
Ivica Iliev è l’esempio perfetto di profeta in patria: 239 partite e settanta gol in Serbia, non ha lasciato grandi tracce in Italia, Grecia, Germania, Israele e Polonia. È stato un attaccante di buon livello, che aiutava anche la squadra. Capocannoniere della massima serie serba 2010-11, ha contribuito a vincere quattro campionati, tre coppe sulle sponde della Sava.
88. Matteo FERRARI (Inter)
È stato in qualche modo un eterno incompiuto: difensore talentuoso, duttile e forte; prima di proprietà dell’Inter ma mandato in prestito per tre stagioni di fila, riesce ad ottenere la titolarità a Parma. Poi il grande amore a Roma, sponda giallorossa: 108 presenze e due coppe nazionali consecutive. Infine Besiktas e Montreal Impact (altri due trofei di lega). Le undici apparizioni in Nazionale fanno credere che avrebbe potuto ottenere di più dai suoi mezzi tecnici.
87. NANO Fernando Macedo (Barcellona)
Ala pura, nell’ottobre del 1999 divenne il più giovane canterano a disputare una partita europea con i Blaugrana: a diciassette anni, sei mesi e sette giorni. Nano uscì dalla Masia come un predestinato, invece si dimostrò un buon esterno alto e nulla più. Tentò la fortuna in giro per la Spagna (otto società puntarono su di lui), compiendo tutta la trafila delle nazionali giovanili, senza però sbocciare mai definitivamente.
86. JULIO BAPTISTA Clemente (San Paolo)
Fisico da wrestler, prima centrocampista poi scoperto punta centrale, Julio Baptista ha in bacheca due Coppe America, la seconda delle quali da protagonista. L’attaccante brasiliano ha disputato quarantotto incontri con la sua nazionale e 450 con le molte squadre di club in cui ha militato (su tutte Siviglia, Real Madrid e Roma), alcune volte lasciando il segno, altre meno. Poteva essere devastante, decisivo e a tratti incontenibile, ma sapeva anche essere irritante e inconcludente. Chiedere lumi a Carlo Zampa.
85. JOAQUIN Sanchez (Real Betis)
Non è facile trovare un giocatore inserito in questa lista ancora in attività: ecco qua l’attuale capitano del Betis Siviglia, calciatore ad aver vestito la camiseta biancoverde più volte, più anziano marcatore di una tripletta in Liga. Andaluso innamorato del Betis, ma utilizzato spesso e volentieri anche nel Valencia, nel Malaga e nella Fiorentina, Joaquin è un attaccante esterno dal dribbling facile, che non disdegna la conclusione a rete. Rivelazione della stagione 2001-02 per Don Balón, ha vinto pochissimo per le sue doti: due Coppe del Re e niente di niente con le Furie Rosse.
84. Steed MALBRANQUE (Olympique Lione)
Se volete sapere come si scansano i trofei, chiedete a Steed Malbranque: dopo le giovanili e quattro stagioni con l’Olympique Lione, il centrocampista francese nato in Belgio lascia lo Stade de la Gerlande per l’Inghilterra, dove rimarrà dieci anni. Nel frattempo la sua ex-squadra vince dodici titoli (tra cui sette campionati consecutivi, gli unici della loro storia) e lui racimola appena una Coppa di Lega con il Tottenham Hotspur. Lascia bei ricordi solo a Fulham e a trentadue anni torna al Lione. È ancora un calciatore nelle serie minori d’Oltralpe.
83. Cristian ZACCARDO (Bologna)
Parliamo della sua esperienza a Palermo con Barzagli, Corini, Grosso, Barone e Brienza in Coppa UEFA. O anche del Wolfsburg con Barzagli, Dzeko e Grafite, quello capace di conquistare una Bundesliga. Del suo Parma con Giovinco. Cristian, cresciuto nel Bologna, ha disputato quasi quattrocento partite in Serie A, laureandosi anche Campione del Mondo nel 2006.
82. Alessandro GAMBERINI (Bologna)
I Rossoblù nel 1999 avevano tra le loro fila un centrale diciottenne di belle speranze, alto e potente, bravo di testa e dotato di una discreta tecnica. Verrà ricordato soprattutto alla Fiorentina, squadra con cui ha giocato la Champions League: durante la militanza all’ombra della Cupola del Brunelleschi, si è conquistato anche otto presenze con la Nazionale, tuttavia non è riuscito ad affermarsi ai più alti livelli.
81. Jean Alain BOUMSONG (Le Havre)
Difensore francese nato in Camerun, convocato senza scendere in campo ai Mondiali del 2006, Boumsong si è affermato all’Auxerre, prima di vestire la maglia della Juventus (trentatré presenze nel torneo cadetto, mai impiegato in serie A) e del Lione. Ha vinto una Confederations Cup senza calcare il terreno di gioco, ma il miglior risultato l’ha ottenuto sui libri: è infatti laureato con lode in matematica.
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