Privacy Policy La rosa del Castel di Sangro 1996-97 dei miracoli che venne celebrato dalla stampa di mezzo mondo - Pagina 5 di 6

La rosa del Castel di Sangro 1996-97 dei miracoli che venne celebrato dalla stampa di mezzo mondo

5 Dicembre 2021

21. Filippo BIONDI

Diciannove anni, una vita intera davanti e tutta la voglia di cogliere l’opportunità di mettersi in luce in Serie B. La scommessa del Castel di Sangro, purtroppo si interrompe il 10 dicembre 1996, dopo appena due presenze. La macchina sul quale viaggiava insieme al compagno Danilo Di Vincenzo va fuori strada e l’impatto tremendo toglie la vita ai due giovani calciatori. Una tragedia che, purtroppo, macchia inevitabilmente la splendida favola del Castello.

22. Pietro SPINOSA

Di lui colpiscono carisma, intelligenza e professionalità. Alla fine della stagione sarà chiamato a proteggere i pali del Castello soltanto tre volte, ma la grande stima nei suoi confronti di Mister Jaconi sarà la chiave del suo post carriera. L’esperienza lo porterà ben presto a diventare uno dei preparatori dei portieri migliori in circolazione, ed entrando nello staff di Jaconi sarà l’artefice dell’ascesa di Marco Amelia a Livorno. Uno dei tanti numeri uno allenati con profitto da Spinosa.

23. Fabio RIMEDIO

Dal giallorosso del vivaio romanista a quello del Castel di Sangro, con cui Rimedio vive la sua esperienza calcistica più significativa della carriera. In Abruzzo vive il periodo d’oro del Castello, e se nella prima stagione riesce solo a ritagliarsi 13 gettoni, in quella successiva raddoppia le sue presenze senza riuscire a ripetere il miracolo della salvezza. Nel 2000 passa al Livorno per una manciata di partite, poi chiude, infine, con i colori di Lodigiani e Fano.

24. Daniele RUSSO

Il trasferimento dalla Pistoiese si concretizza a gennaio e, nella seconda parte di stagione, Russo si impone subito come una delle valide alternative a disposizione di Jaconi. Il bisogno assoluto di rimpolpare il centrocampo avanzato lo porta a scendere in campo per ben dodici volte, trovando perfino il gol del pareggio, all’ultimo respiro, contro il Cosenza. Darà il suo prezioso contributo alla conquista della salvezza, ma poi sceglierà di emigrare e vestire altri colori.