La rosa del Celta Vigo che bastonò la Juventus 4-0 era di un livello altissimo
2 Febbraio 2022
Situata nella parte di nord-occidentale della Spagna, c’è la regione della Galizia che al suo interno annovera quattro province ed una di questa è Pontevedra, la quale accoglie il comune di Vigo, comune più popoloso della provincia con quasi trecento mila abitanti.
E proprio quei quasi trecento mila, a cavallo tra i due millenni, hanno accarezzato il sogno di arrivare a giocarsi la finale della Coppa UEFA 1999-00, stoppato dal Lens ai quarti di finale (andata 0-0 ritorno 2-1 per i francesi) che poi furono a loro volta eliminati dal Galatasaray di Taffarel, Hagi e Hakan Sükür che prevalse, ai rigori, in finale sull’Arsenal di Henry, Bergkamp, Vieira, Overmars, Petit e compagnia discorrendo.
Ma in quella Coppa UEFA uno dei risultati più clamorosi è stato senza dubbio il poker rifilato nella sfida di ritorno alla Juventus, che consentì al Celta Vigo di ribaltare l’1-0 dell’andata. Per capire anche le proporzioni, va osservata la classifica marcatori finale di quella competizione: a vincere fu Darko Kovacevic con dieci gol (distaccati di tre reti i vari Henry e Nouma di Arsenal e Lens, oltre Di Vaio all’epoca del Parma e Jimmy Hasselbaink dell’Atletico Madrid). Subito dietro Benni McCarthy proprio del Celta Vigo, in coabitazione con Hakan Sükür con sei centri e poi, ancora dietro in un nutrito gruppo di giocatori con cinque segnature, Valerij Karpin sempre della squadra galiziana. Ecco, in occasione del suo cinquantatreesimo compleanno abbiamo voluto rispolverare la rosa di quel Celta Vigo e quella notte memorabile contro la Juventus quando i ragazzi di Victor Fernandez si presero la scena fragorosamente.
A premessa, per contestualizzare il Celta Vigo di quegli anni, va detto che la società era tornata in Primera Division vincendo la Segunda nel 1991-92; poi, dopo una serie di stagioni concluse con piazzamenti compresi tra l’undicesimo ed il sedicesimo posto, con in mezzo una finale di Coppa del Re persa col Saragozza (storia che si ripete nel 2000-01), ecco nel 1997-98 che inizia un’ascesa che porterà la squadra a centrare importanti risultati sportivi, assestandosi tra le migliori della Liga. Questo comportò che dal 1998-99 al 2003-04, il Celta Vigo partecipò cinque volte alla Coppa UEFA ed una alla Champions League. L’EuroCelta (così soprannome della stampa spagnola) venne dichiarato nel febbraio 2001 la migliore squadra del mondo di quel periodo dall’IFFHS.
Le imprese in Coppa UEFA
I galiziani presero parte alla competizione dal primo turno contro il Losanna, ribaltando (anche qui) la sconfitta di misura dell’andata per 3-2 con un perentorio 4-0 al ritorno griffato dalla tripletta di McCarthy. Al secondo turno l’Aris Salonicco: 2-2 all’andata (Andrioli e Kyzeridis rispondevano alla doppietta di Karpin), 2-0 al ritorno (Djorovic-Turdò). Ai sedicesimi di finale fa rumore il roboante 7-0 rifilato al Benfica che, non inganni, schierava in campo gente del calibro di Maniche, Poborsky, Andrade e in avanti Joao Pinto e Nuno Gomes. Eppure, la furia galiziana si abbatté con forza e ferocia sui portoghesi, colpendo nell’ordine con Karpin, Makelele, Turdò e Juanfran nel primo tempo, Turdò e Karpin concedettero il bis nella ripresa e, a chiudere i conti, ci pensò Mostovoij. Nel ritorno venne fuori un 1-1 che sapeva di pura formalità. Quindi il raggiungimento degli ottavi di finale, contro la Juventus di Ancelotti che vinse l’andata grazie al gol di Kovacevic. Bianconeri che né all’andata né al ritorno utilizzarono Zidane dal primo minuto e in attacco si affidavano oltre che al serbo, anche a Pippo Inzaghi ed Alex Del Piero.
Il Balaìdos è esaurito in ogni angolo, quello stadio che ospitò l’Italia nella fase a gironi del Mondiale dell’82. Non è trascorso nemmeno un minuto di gioco che una splendida azione porta alla conclusione Makelele che mette subito in parità il match, tra andata e ritorno, superando Van der Sar. Ed era ovviamente ciò che serviva al Celta Vigo che rimane in superiorità numerica dal 27’ visto il doppio giallo di Antonio Conte e Juventus che conferma la sua serata decisamente storta, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Birindelli beffa goffamente Van der Sar per l’autogol che ora mette in vantaggio il Celta. Piove sul bagnato, rosso a Montero, Juventus addirittura in nove all’intervallo.
La ripresa si apre con un’altra topica di Van der Sar, Benni McCarthy deve solo calciare in gol il 3-1. Le sostituzioni di Ancelotti non portano gli effetti sperati, anzi, il Celta fa ancora male in campo aperto e sul colpo di testa di Gustavo Lopez, carambola fortunosa su Mirkovic dopo l’intervento del portiere olandese e McCarthy ancora una volta lesto appoggia in rete il 4-0. Disfatta bianconera, esaltazione galiziana: Celta Vigo ai quarti di finale contro il Lens e dopo lo 0-0 dell’andata, il solito McCarthy sblocca l’equilibrio all’undicesimo minuto della ripresa, ma stavolta è solo un’illusione. Rigore trasformato da Ismael, poi Nouma completa la rimonta e consegna la semifinale ai francesi.
1. Richard DUTRUEL
Il Celta Vigo è la tappa più importante della sua carriera, che inizia nel Paris Saint-Germain, compresa l’esperienza al Caen. Il quadriennio in Galizia è ricco di soddisfazioni ma povero di successi. Seguiranno poi le avventure vissute con Barcellona, Deportivo Alaves e Strasburgo, sempre da secondo portiere.
2. Juan VELASCO Damas
Terzino destro di spinta che con il Celta ha vissuto le sue migliori stagioni in carriera, dopo essere cresciuto al Siviglia. Terminata l’esperienza in Galizia passa all’Atletico Madrid, poi all’Espanyol ed ancora al Norwich City, al Panthrakikos ed al Larissa, ma senza risultati eclatanti.
3. Rafael BERGES Martin
Esterno sinistro di ruolo, è tra le bandiere del Celta Vigo dato che la sua carriera si snoda in Galizia dal 1993 al 2001, dopo il biennio al Tenerife. Chiuderà la carriera al Cordoba, ma col Celta vince l’Intertoto nel 2000. Nel suo palmares anche l’oro olimpico a Barcellona 1992 con l’Under-23 della Roja.
4. Fernando Gabriel CACERES
Primatista del Celta Vigo in termini di presenze nelle Coppe Europee, il difensore argentino ha anche vinto la Copa America del 1993 e preso parte al Mondiale di USA ’94. Cresciuto nell’Argentinos Juniors, dopo del quale indossa la maglia del River Plate, arriva in Spagna nel Real Saragozza, torna in Argentina al Boca e nuovamente in Spagna col Valencia; quindi, si stabilisce al Celta Vigo dove diviene tra i punti di riferimento. Seguirà una breve parentesi al Cordoba prima del ritorno in Argentina con Indipendiente e, di nuovo, Argentinos Juniors. Nel 2009 l’evento che gli ha sconvolto la vita: nel tentavo di resistere ad una rapina, viene colpito da un proiettile alla testa. Perderà l’occhio, sarà mantenuto in coma farmacologico per otto settimane e, purtroppo, ci ritornerà l’anno scorso continuando la sua lotta tra la vita e la morte.
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