La rosa del Como 2002/03 in Serie A è davvero micidiale
19 Novembre 2021
“…Quella squadra del Como che giocò in Serie A…”. Parafrasando il Manzoni, ci piace iniziare così questo articolo, che racconta di una squadra reduce da una grande impresa, composta da giocatori gloriosi e guidata da un valente quanto sfortunato condottiero. L’impresa è quella del 2001-02, quando il Como di Loris Dominissini, allenatore dei lariani dal 2000 al 2002, vince la Serie B e si guadagna la promozione nella massima serie, grazie ai gol di Luis Oliveira, supportato da una squadra che vede in rosa Stellini, Zanini, Colacone, Gallo, Corrent, Taldo e dal calciomercato invernale nientedimeno che Nappi.
Dominissini – nato il 19 novembre del 1961 e scomparso lo scorso giugno, oggi avrebbe compiuto sessant’anni – ha portato il Como dalla C1 alla A in sole due stagioni: la sfortunata stagione nel massimo campionato non toglie alcun merito al mister friulano, protagonista assoluto della storia della società dell’allora presidente Enrico Preziosi.
Il Como che si presenta nella Serie A 2002-03 è un intrigante mix di esperienza e gioventù, che tuttavia non rispetta nessuna delle aspettative riposte ad inizio stagione. Eppure, la qualità era davvero buona: Pecchia, Padalino, Amoruso, Fonseca, Carbone, Godeas, Bjelanovic (entrambi fino al calciomercato invernale), addirittura Cauet, e ancora Binotto e Caccia (arrivato nel gennaio 2003). Tutto molto bello, tutto molto romantico, tutto molto intrecciato, come insegnano le annuali rivoluzioni effettuate da Preziosi.
Tutto molto inutile: Dominissini resiste fino all’undicesima giornata, quando viene esonerato dopo sette sconfitte e quattro pareggi. Tra questi spicca il pareggio a Torino contro la Juventus, quando il gol di Pecchia viene pareggiato dalla rete di Zalayeta al minuto 88. Chissà cosa sarebbe successo, se il Como avesse resistito quel 6 ottobre del 2002: forse quel campionato avrebbe raccontato una storia diversa per i Lariani.
1. Fabrizio FERRON

L’esperto portiere di Bollate viene ingaggiato dopo le due stagioni in quel di Verona per dare una valida alternativa ad Alex Brunner. Scende in campo per quattordici volte, alternandosi puntualmente al collega ex Foggia. Quelle collezionate con i Lariani sono le ultime presenze in Serie A, dopo le 380 collezionate con le maglie di Atalanta, Sampdoria, Inter e, appunto, Verona.
2. Daniele GREGORI

Il terzino destro, cresciuto nel L’Aquila, viene acquistato dal Como durante la stagione che porta i lombardi alla conquista della promozione in Serie A dopo due ottime stagioni nel Pescara. Viene confermato anche in massima serie, collezionando quindici presenze prima di essere ceduto al Genoa – che milita nel campionato cadetto – durante il mercato invernale. Nel torneo successivo colleziona altri diciotto gettoni, prima di lasciare definitivamente il sodalizio lariano nel 2005.
3. JUAREZ de Souza Teixeira

Dopo tre pregevoli stagioni trascorse a Lecce, il difensore centrale veste il biancoblù per dare solidità al reparto. Le sue ventidue presenze, tuttavia, non saranno utili alla causa lariana per conquistare la salvezza. Dopo un solo anno sulle rive del lago di Como, Juarez prende la via di Bologna, per poi vestire anche le casacche di Siena e Udinese, chiudendo la sua carriera a trentatré anni, nel 2006.
4. Pasquale PADALINO

Nel 2001-02 viene acquistato dall’Inter, ma un gravissimo infortunio lo tiene ai box per tutta la stagione, senza mai vestire la maglia nerazzurra. L’anno successivo, dunque, torna a giocare in massima serie grazie alla chiamata del Como, con cui scende in campo per quindici volte, segnando una rete nella trasferta di Brescia. Dopo la retrocessione, Padalino resta allo stadio Marco Sinigaglia ancora una stagione, prima di ritirarsi definitivamente.

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