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La rosa del Como 2002/03 in Serie A è davvero micidiale

19 Novembre 2021

5. Oscar BREVI

Il fratello maggiore di Ezio – un passato nella prima Reggina in Serie A – è un coriaceo difensore centrale, protagonista del doppio salto di categoria dei Lariani dalla Serie C1 alla A. La sua favola lo porta ad esordire nel massimo campionato all’età di trentacinque anni e dopo undici match in biancoblù, viene ceduto all’ambizioso Palermo di Zamparini fra i cadetti. Sarà il simbolo della rinascita del Torino di Cairo, vestendo la fascia da capitano nel torneo che riporta i Granata in Serie A, ormai alla soglia dei quarant’anni. Resta comunque legatissimo alla città di Como, tanto da tornarvi a fine carriera per altri due tornei, chiudendo la sua esperienza nel 2009 quando le primavere sono ben quarantadue.

6. Cristian STELLINI

Così come capitan Brevi, anche Stellini è uno dei “valorosi” che accompagnano il Como nella doppia promozione dalla Serie C1 alla A. Acquistato nel 2000 dalla Ternana, di cui ha vestito i colori per quattro campionati, il centrale di Cuggiono resta al centro del progetto lariano per tutta la stagione, collezionando trenta apparizioni. Dopo una comparsata con il Modena, Stellini sarà il capitano delle imprese di Genoa e Bari e con i Galletti segna il suo unico gol in Serie A – 2-0 alla Fiorentina – nell’ultima partita della sua carriera.

7. Nikola LAZETIC

L’arrivo a Como dell’esterno destro di centrocampo dura il tempo di un battito di ciglia. Appena sbarcato in Lombardia, infatti, Lazetic viene immediatamente girato al Chievo Verona con cui disputa la prima parte di campionato. Dopo il mercato di riparazione, invece, finisce alla Lazio con cui, però, colleziona soltanto cinque presenze. Non vestirà mai il biancoblù, ma resterà in Italia fino al 2008, indossando i colori di Siena, Genoa, Livorno e Torino.

8. Niccolò GUZZO

Photo: Adam Davy – Empics – Getty Images

Il difensore centrale cresciuto nella Fiorentina, dopo aver esordito in Coppa UEFA e in Coppa Italia, viene prestato al Como per farlo maturare. Tuttavia, Guzzo non riuscirà mai a colpire né Dominissini, né Fascetti. Quest’ultimo, tuttavia, gli concede sette minuti – i suoi unici in Serie A – nel match di fine stagione che vede i Lariani soccombere al Chievo Verona per 4-2 tra le mura del Marco Sinigaglia.