Privacy Policy La rosa del Como 2002/03 in Serie A è davvero micidiale - Pagina 6 di 8

La rosa del Como 2002/03 in Serie A è davvero micidiale

19 Novembre 2021

27. Jorge Horacio SERNA

Il ventitreenne colombiano è un armadio di ottanta chili distribuiti su 190 centimetri. Gioca in attacco e, dopo aver anche esordito con i Cafeteros, si è fatto un nome in patria come bomber principe dell’Independiente di Medellin. Seppur il fisico sia importante, Serna non sembra pronto per il campionato italiano e Dominissini ricorre a lui solo quando la situazione è ormai disperata: lo inserisce al posto di Benin nella trasferta di Perugia persa per 3-0 che costa l’esonero al tecnico. È l’unica testimonianza del suo passaggio in Italia, prima di tornare in patria e ritirarsi nel 2015.

29. Nicola CORRENT

Il mastino di centrocampo cresciuto nel Milan si è fatto le ossa nel Monza e nella Salernitana e nel 2001 il Como lo acquista dal Siena per consegnargli le chiavi della mediana. Nicola si cala perfettamente nella parte e dà il suo cospicuo contributo alla promozione. In Serie A, purtroppo, non riuscirà ad evitare la retrocessione ma la sua presenza si fa sempre sentire: in ventuno presenze rimedia sette ammonizioni, segnando anche una rete nella sconfitta interna contro la Lazio per 1-3.

30. Fabio PECCHIA

Sebbene viaggi verso i trent’anni, Pecchia non ha mai perso la sua attitudine per il gol e dopo le cinque marcature dell’anno precedente con il Bologna, riesce a fare ancora meglio con la casacca dei Lariani. Il centrocampista nato a Formia, infatti, divide con Amoruso il primato di miglior marcatore della squadra grazie alle sei reti realizzate nelle ventisette partite in cui è stato chiamato in causa. Suo è lo “scherzetto” agli ex compagni della Juventus che consente ai comaschi di tornare dalla trasferta al Delle Alpi con un sorprendente punto.

32. Ciro DE CESARE

Il bomber campano è uno degli elementi più esperti della rosa, alla luce dei suoi trentuno anni. Tuttavia, non è mai riuscito a gustarsi appieno la Serie A e anche con i biancoblù la musica non cambia. Riesce a guadagnarsi soltanto qualche scampolo di partita, partendo nell’undici titolare in un’unica occasione al fianco di Godeas in occasione della sconfitta interna contro la Lazio. A gennaio viene poi ceduto al Piacenza, con cui riesce finalmente a giocare con continuità, segnando le sue uniche tre reti in Serie A.