La rosa del Como 2002/03 in Serie A è davvero micidiale
19 Novembre 2021
33. Marco ROSSI

Dopo aver ben figurato con le maglie di Lucchese, Salernitana e Fiorentina e dell’Italia Under 21 – con cui ha vinto l’Europeo del 2000 – Rossi giunge a Como per giocare un’intera stagione da titolare. L’obiettivo gli riesce parzialmente, riuscendo a scendere in campo in diciannove occasioni. Mai avrebbe potuto immaginare che i colori biancoblù sarebbero stati gli ultimi ad essere indossati prima del suo arrivo in Liguria. L’anno dopo, infatti, viene ceduto al Genoa e del Grifone diventa uno dei simboli eterni, tanto da essere inserito nella Hall of Fame.
34. Alex BRUNNER

Dopo i campionati da “dodicesimo” in Serie A con le maglie di Foggia e Bologna alle spalle, rispettivamente, di due mostri sacri come Franco Mancini e Francesco Antonioli, l’estremo difensore giuliano accetta l’offerta del Como che nel 1999 naviga nel mare magnum della Serie C1. Dopo un primo campionato d’assestamento, la porta di Brunner diventa quasi impossibile da violare e vola nuovamente “fra i grandi”, ma stavolta da protagonista. Si gioca il posto con Ferron, ma alla lunga vince il duello a distanza, disputando ventuno partite e subendo, però, trenta reti.
51. Benoît CAUET

Dopo il quadriennio all’Inter e l’anno interlocutorio trascorso a Torino, Cauet è uno dei leader del gruppo lariano pronto per affrontare la Serie A. Sebbene le sue primavere siano trentatré, Benoît fa ancora affidamento sui suoi proverbiali tre polmoni per far da collante a centrocampo. Il transalpino è infaticabile e nonostante la stagione sia disastrosa, al termine del campionato è il giocatore ad aver collezionato più presenze, saltando solo due incontri su trentaquattro. Inesauribile.
81. Luigi ANACLERIO

Fascetti rimane stregato dalle sue doti tecniche, tanto da farlo esordire in Serie A nel campionato 2000-01 insieme alla gran nidiata di talenti che il tecnico toscano lancia quando è alla guida dei Galletti. Dopo lo Scudetto Primavera del 1999 e le convincenti prove tra i cadetti, il Piccolo Rivaldo viene chiamato a vestire il biancoblù non appena il suo pigmalione viene chiamato alla guida dei Lariani. Tuttavia, Anaclerio non riesce ad incidere, racimolando soltanto cinque presenze, partendo dal primo minuto in occasione del match di San Siro contro il Milan, perso per 2-0, al fianco di Amoruso.

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