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La rosa del Napoli 1997-98 è qualcosa di straordinario

5 Ottobre 2021

15 – Francesco BALDINI

Arcigno difensore centrale, si afferma subito come titolare in Serie A nel Napoli nonostante la giovane età, formando una bella coppia con Ayala. Dopo la partenza di quest’ultimo diventa anche capitano, ma la sua storia con il Napoli è fatta di alti e bassi tanto da subire pesanti contestazioni dai tifosi nella stagione del ritorno in A, 2000-01 e lasciare la fascia di capitano a Oscar Magoni per dissidi all’interno dello spogliatoio. Contestazioni che riceverà anche al suo ritorno al Napoli nel 2002-03. 

16 – Luigi MALAFRONTE

Cresciuto nella primavera del Napoli, la terribile stagione 1997-98 fu quella dell’esordio per lui. Malafronte collezionò dieci presenze in quella stagione, senza mai convincere. Sfruttò l’occasione che scansare la concorrenza dei vari Prunier, Zamboni e Conte non era così impossibile, ma si rivelò spesso lento, macchinoso e sbadato.

17 – Angelo CIMADOMO

Un altro giocatore potenzialmente rovinato da quella sciagurata stagione è probabilmente Cimadomo. Prodotto del settore giovanile del Napoli, centrocampista con buoni mezzi tecnici, fece due partite in Serie A quell’anno, esordendo al San Paolo contro il Parma. Ma Cimadomo, con un atto di umiltà apprezzabile, ha ammesso che le colpe del proprio fallimento erano anche sue: «Sinceramente ho anche io le mie colpe. La testa per giocare a certi livelli è fondamentale. E io a venti anni ahimè pensavo a vivere come se non fossi stato uno sportivo. Per rimanere a certi livelli devi essere a 360 gradi». 

18 – Roberto GORETTI

Mediano di quel Napoli, nonostante la giovane età riesce a ritagliarsi uno spazio importante in quella stagione con 26 presenze e un gol nella disastrosa trasferta a Bologna terminata 5-1 per gli emiliani. Anni dopo in un’intervista ritorna proprio su quella partita: «Sì, indubbiamente è stata un emblema quella partita, scendemmo in Serie B al termine di una pessima stagione, nella quale a mio avviso la squadra era troppo giovane. Le cose sono da subito andate male e secondo me ci mancarono forza e coraggio per risollevarci, oltre all’esperienza che difettava in molti elementi».

19 – Gennaro SCARLATO

Un altro giovane che poteva fare una carriera migliore nel Napoli è senza dubbio Scarlato. Boskov lo considerava uno dei giovani più promettenti della primavera napoletana, tanto che fu cercato dal Chelsea prima di firmare il primo contratto professionistico con il Napoli. Ma una doppia frattura di tibia e perone prima e la terribile stagione 1997-98 poi, frenarono inevitabilmente la sua ascesa nel Napoli. Curioso il caso sul suo ruolo: da giovane veniva considerato un centrocampista con buone attitudini offensive, tanto che Ulivieri lo utilizzò addirittura da centravanti. Poi dal 2000 iniziò a essere impiegato difensore centrale, pur essendo considerato lento per quel ruolo. Infine, si tolse la soddisfazione di essere capitano del Napoli nella stagione 2004-05, la prima dopo il fallimento, dove i partenopei perse in finale play-off contro l’Avellino.

20 – Massimiliano ESPOSITO

Centrocampista che fu una meteora in quel Napoli 1997-98, visto che fu ceduto nella sessione autunnale al Verona in serie B. Collezionò solo quattro presenze, di cui una da titolare senza ovviamente lasciare il segno. Esposito lo ricordiamo soprattutto per la sua carriera nel beach soccer iniziata nel 2008 e che lo vide protagonista nell’Italia che arrivò seconda al mondiale di quell’anno.