La rosa del Ravenna 1995-96 era decisamente di un’altra categoria
19 Ottobre 2021
Lamberto ZAULI (Centrocampista)

Quando uno è soprannominato il Zidane della Serie B non ha bisogno di molte presentazioni. Fantasia, tecnica, qualità c’è l’imbarazzo della scelta nel repertorio del Principe. Zauli si differenzia soprattutto per aver messo il punto esclamativo nel finale di stagione che regala il campionato al Ravenna. Doppietta al Saronno, gol contro il Como e altra doppietta rifilata al Modena, tutto nell’arco dell’ultimo mese di campionato. Idolo della tifoseria romagnola, chiude la sua esperienza a Ravenna dopo cento gare e diciotto reti. Giocatore universale, resta un mistero come mai non sia mai riuscito a giocare in grande club di Serie A.
Enrico BUONOCORE (Attaccante)

Piedi sopraffini. Il ritorno del figliol prodigo. Grande attore principale del Ravenna che vinse due campionati di fila e che fece il doppio salto dalla C2 alla Serie B. Nonostante l’ottima parentesi al Cosenza guidato da Zaccheroni, per motivi familiari ritorna in Romagna. Due gol in venti presenze in C1 furono un buon trampolino di lancio per il ritorno in B e per le due annate successive che videro il Sommo Poeta incantare tutta la platea giallorossa tanto da ricevere la chiamata del Venezia in Serie A. Un mix esplosivo di tecnica e bravura, e un attaccamento sviscerale a Ravenna, piazza dove, per ammissione dello stesso Buonocore, ha vissuto i momenti più belli da calciatore.
Fabrizio FERMANELLI (Attaccante)
Un gran colpo di mercato. O almeno così sembrava dover essere. Fermanelli era stato prelevato dal Hellas Verona, dove alla prima stagione in Serie B aveva messo a referto ben 12 gol in 28 gare. L’anno prima in C1 con la Carrarese i gol erano quattordici in trentadue gare. Le premesse per far sognare la piazza romagnola c’erano tutte, ma l’attaccante romano non riuscì mai a trovare la via del gol con una certa costanza. Per Buffoni era uno dei titolari, per Rumignani no. Il gol segnato alla Pro Sesto fu l’unico squillo in campionato.
Stefan SCHWOCH (Attaccante)

Sua maestà. Il man of the match per 34 giornate. Devastante, infallibile, straripante. Stagione semplicemente da sogno. Campionato vinto con 21 gol realizzati. Un gol ogni 136 minuti. Doppiette contro Saronno, Empoli, e Monza, tra inizio gennaio e metà aprile del 96 poi diventa semplicemente inarrestabile, ai limiti della legalità. 13 partite 12 gol. L’esordio in Serie B ne è la matematica conseguenza. Novellino se lo porterà anche a Venezia dove li darà la possibilità di giocare in Serie A, ma sarà con il campionato cadetto che avrà un legame speciale, diventando ad oggi il maggior realizzatore della storia della Serie B.
Maurizio TACCHI (Attaccante)

Le premesse erano altre dopo la buona stagione precedente. Solamente due gol in campionato contro Alessandria ed Empoli. Tanta concorrenza in un ruolo delicato. A Ravenna comunque Tacchi può vantare le sue uniche esperienze in Serie B. Se ne va alla volta di Catania, sponda Atletico, e dopo un lungo pellegrinare tra C2 e C1 nelle piazze di Fiorenzuola, Fano, Padova, Pesaro, Teramo, ritorna al Ravenna. Toccata e fuga, e poi via per altri lidi.
di Stefano Carta

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