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La rosa della prima Lazio Campione d’Italia

6 Novembre 2021

Sergio BORGO

A convincere i dirigenti biancocelesti a puntare sul difensore della Pro Patria è Luciano Re Cecconi. Nel 1973 Borgo ha solo venti anni, eppure riesce a guadagnarsi la stima di Maestrelli che lo aggrega alla squadra, seppur il suo impiego sia limitato ad una sola partita, quando assapora il campo nell’incontro tra Lazio e Cesena del 10 marzo 1974. Dopo un anno in riva al Tevere, Sergio diventa una colonna della Pistoiese, diventando uno degli assoluti protagonisti della storica promozione in Serie A degli Arancioni nel 1980, al fianco di grandi compagni di squadra come Bellugi, Berni e Lippi.

Vincenzo D’AMICO

È sicuramente l’elemento più talentuoso a disposizione di mister Maestrelli, al quale il giovane fantasista è legatissimo. Infatti, l’allenatore gli ha dato fiducia sin da quando non era ancora maggiorenne, facendolo esordire in Serie B ed attendendolo per un anno intero da un gravissimo infortunio che lo ha lasciato ai box per l’intera stagione 1972-73. Nell’anno del tricolore, D’Amico gioca ventisette partite e segna anche due reti, dando prova delle sue innate qualità. Sebbene negli anni successivi, specie dopo la morte di Maestrelli, non brilli per continuità, dopo la retrocessione d’ufficio in Serie B dei Biancocelesti, viene ceduto al Torino contro la sua volontà. Dopo un solo anno in Granata, chiede ed ottiene di tornare alla Lazio nonostante sia fra i cadetti, trascinandoli nuovamente alla promozione nel 1983. Lascia definitivamente i capitolini nel 1986 per chiudere la sua carriera nella Ternana.

Mario FRUSTALUPI

A Roma dal 1972, proveniente dall’Inter, questo compianto calciatore è stato tra i principali protagonisti di quella magica annata biancoceleste. Guida della squadra, sempre presente in campionato, Frustalupi ha interpretato alla perfezione il ruolo di regista nel sofisticato e perfetto meccanismo messo in piedi da Maestrelli. Gli esordi all’Orvietana, ila Sampdoria, il trasferimento all’Inter nel 1970, le grandi annate alla Lazio, il Cesena nel 1975, guidato fino alla conquista del sesto posto e a una storia qualificazione europea: queste le tappe della carriera di questo bravo e sfortunato centrocampista, tragicamente scomparso in un incidente stradale nel 1990.

Fausto INSELVINI

In quella Lazio ha giocato soltanto undici gare in campionato (oltre a otto di Coppa Italia e due di UEFA), in quanto arrivato nella sessione autunnale dell’allora mercato di riparazione. Tanta quantità, tanta corsa e tanti palloni recuperati per questo centrocampista classe 1951, presenza fugace nella rosa di Maestrelli: già dalla stagione successiva è al Foggia. Per lui in serie A soltanto tredici presenze, quelle in biancoceleste e due con il Foggia, dove ha esordito.

Pierpaolo MANSERVISI

Fiorentina, Lucchese, Livorno, Pisa, Napoli e Lazio nella carriera di questo centrocampista polivalente, dal fisico esile e agile, nato ala e ritrovatosi a giocare da centrocampista centrale nella Lazio dello Scudetto, dopo essere stato titolare nella stagione precedente. Soltanto quattro presenze nei biancocelesti del 1973-74. Ha chiuso la carriera al Mantova.