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La rosa della Sampdoria 1995/96 era veramente di un’altra categoria

3 Dicembre 2021

6. Alessandro LAMONICA

Difensore prodotto del vivaio, quando la Sampdoria ancora dava amplissimo spazio ai giovani del proprio settore giovanile. In prima squadra sarà una meteora poi un lungo peregrinare tra Prato, in ben tre diverse occasioni condite da 173 presenze in campionato, poi Venezia, Ravenna, Cesena, Cuoiopelli e Colligiana.

7. Emanuele PESARESI

Photo: Allsport UK – Allsport

Una manciata di presenze nelle fila dell’Ancona in cadetteria desta l’appetito di una Sampdoria in fase di ricambio generazionale. Il ruolo poi, storicamente assai scarno qual è il fluidificante mancino, gli regala una prospettiva di crescita che non sarà mai realmente esaudita. Le prestazioni, tuttavia, poco convincenti lo relegheranno a ruolo di eterno incompiuto in giro tra Napoli, Lazio, Benfica, Chievo Verona, Ternana, Torino, Pescara, Triestina, Cremonese, fino al rientro a casa dove chiude nell’Ancona la sua carriera.

9. Stefano SACCHETTI

Photo: Juha Tamminen

Zazzera iconica, numero bizzarro per un terzino destro che vestirà in due distinte occasioni la maglia blucerchiata dopo gli inizi nel Modena. Sacchetti è un fedelissimo di mister Novellino che dal Piacenza – con il quale vince un campionato cadetto – lo vuole con sé proprio nella sua prima stagione in blucerchiato, annata che segnerà il ritorno del Doria in Serie A. Gli ultimi anni di carriera sono spesi tra Mantova dove sfiora la promozione in massima serie prima di chiudere nel Castelfranco.

10. Roberto MANCINI

Il capitano, il recordman di presenze e gol con la maglia della Sampdoria. Mancini è il giocatore-simbolo per eccellenza, quello che il presidente Mantovani non avrebbe mai venduto. Lascerà la Sampdoria un anno prima della retrocessione, ma più di tutto lascia nella Samp e nella sua gente un bagaglio emozionale che non è tangibile, non è visibile, ma che vive ogni giorno nei loro cuori. Andrà nella Lazio per chiudere nel Leicester City, ma di fatto da Genova, dalla sponda doriana, non è mai andato via. Avete presente lo staff della Nazionale campione d’Europa? La risposta è lì.

11. Alberico EVANI

Un sinistro educato, tanti anni di militanza in rossonero conditi da trofei con a fianco campioni di fama internazionale per il ragazzo di Massa, cresciuto nel settore giovanile milanista. Tanti anni d’onesta, fruttuosa e vincente carriera prima del passaggio in blucerchiato nel quale si porta a casa – giusto per non perdere il vizio – una Coppa Italia che, guarda un po’, rappresenta l’ultimo trofeo doriano. Le successive esperienze nella Reggiana e nella Carrarese lo accompagnano verso la fine di una carriera ricca di soddisfazioni.