Privacy Policy La rosa dell'Udinese 1997-98 oggi vincerebbe lo Scudetto a mani basse

La rosa dell’Udinese 1997-98 oggi vincerebbe lo Scudetto a mani basse

1 Aprile 2022

Una piacevole sorpresa dalla provincia. Un capocannoniere che non ti aspetti. Un allenatore votato all’attacco che di lì a pochi mesi vincerà uno Scudetto. La favola bianconera della stagione 1997-98 ha un nome e molti volti: Udinese Calcio è il marchio di fabbrica, mentre le sfaccettature sono quelle del 3-4-3, giocatori solidi, onesti mestieranti, un tridente da sogno, la vittoria sfiorata e l’accesso alla Coppa UEFA tramite la porta principale.

È l’anno dell’approdo in serie A di simboli iconici quali Ronaldo e Recoba, della coppia juventina Del Piero-Inzaghi, il Milan impalpabile di Ziege, Ba e Kluivert, la Fiorentina di Malesani, l’Empoli di Spalletti, Cafu acquistato dalla Roma, Mancini che passa alla Lazio, il Brescia che punta su Pirlo e Hubner, Montella in blucerchiato, Luiso e Zauli a guidare il Vicenza, Almeyda in biancoceleste e il Napoli delle scommesse. Finirà con la Vecchia Signora alla venticinquesima affermazione, il body-check di Iuliano sul Fenomeno che finirà per far discutere anche il Parlamento, i partenopei ultimissimi e il Milan decimo, un capocannoniere tedesco che si mette alle spalle tra gli altri Ronaldo, Baggio, Batistuta e Del Piero.

Se c’è qualcosa di più nostalgico della rosa dell’Udinese in quell’annata non lo sappiamo: nel dubbio, godiamocela insieme.

1. Luigi TURCI

Estremo difensore cremonese, debutta in Serie A difendendo la porta dei Grigiorossi nel 1993. Dopo cinque anni nella Città del violino passa all’Udinese, scrivendo le pagine più belle della sua carriera sportiva: 169 gare in A, la vittoria in Coppa Intertoto e lo storico terzo posto del 1997-98. Turci era garanzia di solidità ed efficacia, un pilastro su cui fare sicuro affidamento. Dopo le parentesi con Sampdoria e Cesena allenerà i portieri di sette diverse squadre, tra cui il Milan.

2. Thomas HELVEG

L’attuale vicecommissario tecnico della Danimarca under-19 è stato un ottimo interprete del ruolo di esterno destro: grandi polmoni, tanta corsa, attento in difesa e cross invitanti. Più terzino che ala, Helveg esordisce e chiude la carriera a Odense, città dove è nato, si forma all’Udinese, quindi sfrutta la rampa di lancio per il Milan. Dopo aver conquistato in rossonero uno Scudetto, una Coppa Italia e la Champions League 2002-03, transita anche da Inter, Norwich City e Borussia Mönchengladbach. Con la nazionale danese sono 108 i gettoni e due i gol. Nello scacchiere tattico di Zaccheroni aveva il compito di presidiare tutta la fascia, riuscendo bene in entrambe le fasi.

3. Alessandro ORLANDO

Photo: Allsport UK

Esterno di fascia mancina, Orlando ha militato in una miriade di società calcistiche, le più importanti delle quali sono state Sampdoria, Milan, Juventus e Fiorentina, con le quali ha collezionato otto trofei. Nell’Udinese ha debuttato tra i professionisti ed è tornato a più riprese, racimolando 186 minuti di gioco nella stagione 1997-98. Può fregiarsi anche di una presenza con la Nazionale Olimpica e adesso è allenatore.

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